I media e internet ci parlano oggi di tante persone. Mode e modi di vivere. Non sempre si tratta di esempi edificanti e così la nostra società si trova a confrontarsi con modelli di vita assai discutibili. Aggressività, temerarietà, strafottenza, violenza, odio diffuso, indifferenza, vanità e superficialità vengono spesso presentati come esempio di comportamento forte e di sicuro e immediato successo. Scade così il livello di educazione e, sempre più, il mondo si impoverisce di valori e perde la capacità di effettuare scelte realistiche e concrete dinnanzi ai problemi della nostra esistenza. Oggi è "l' influencer", lo chef di grido, il cantante dal tono ossessivo e monotono, il politico demagogo e il militante antiscientifico a dettar la linea. Tutto il contrario di ciò di cui si ha bisogno in una società che vive una profonda crisi politica e morale e rischia, per un incidente o un pretesto, di andare incontro alla distruzione globale. Così, talvolta, ci scopriamo a ballare nel salone delle feste di una nave che fa rotta verso una possibile rovina. In questa situazione, abbiamo bisogno di quelle guide culturalmente autorevoli che sembrano essere ormai relegate ai margini dell'attenzione. Soppiantate dai peggiori rappresentanti della vacuità mentale. Abbiamo bisogno di dialogo, confronto pacato. Di affrontare tante problematiche in modo razionale. Senza fretta. Di non illuderci che a problemi complessi possano corrispondere semplici soluzioni. Abbiamo bisogno di quei modelli di vita virtuosa (e non certo muscolare) che ad alcuni potrebbero sembrare complicati, impegnativi e a volte anche noiosi, ma che, alla fine, sono i soli che potrebbero garantire una svolta alla nostra società.

Ormai la società contemporanea è travolta da modelli superficiali e aggressivi, che impoveriscono i valori e distolgono, dalle scelte concrete, sottolineando l’urgenza di guide autorevoli e modelli di vita virtuosi, capaci di orientare con saggezza e razionalità.
RispondiEliminaBuona settimana Fabio
Son rari e poco ascoltati ormai i buoni maestri. Disorientamento e confusione sono purtroppo le caratteristiche dominanti della nostra società.
EliminaPurtroppo è proprio cosi. Col senno di poi, rimpiango che a suo tempo sia passata la legge che ha permesso ai privati (di fatto a Berlusconi) di trasmettere a livello nazionale, opportunità che è stata sfruttata non per fornire contenuti capaci di elevare ma trash orribilmente diseducativo. Modelli positivi da imitare sono ormai lontani dai mass-media, complice anche la Rai che si è abbassata al livello di mediaset.
RispondiEliminaPurtroppo anche a livello regionale si riscontrano problemi analoghi. Nella mia terra, per esempio, la proprietà della più grande emittente locale coincide con quella del maggiore quotidiano regionale che, assieme, conducono campagne mediatiche mirate a tutelare gli interessi economici dell' imprenditore-editore e dei suoi sodali. Per il resto non si fa altro che parlare di cucina, sagre contadine e festival folkloristici. In campo nazionale , condivido la tua analisi. Salverei solo La 7 , unica ormai a presentare dibattiti, programmi e ospiti capaci di suscitare riflessione e dialogo. Poi bisognerebbe anche essere capaci di prender con le molle ciò che proviene dalla rete internet. Tornare a leggere libri e giornali. Studiare per essere capaci di scegliere programmi politici e leader in grado di governare questa difficile fase della storia.
EliminaAggiungo: i leader (chiamiamoli così) dal canto loro dovrebbero essere attenti alle esigenze reali dei cittadini. Dovrebbero ascoltare, studiare, predisporre programmi concreti e realistici. Far sentire di essere vicini e non lontani come sembrano dal mondo reale. Forse così molte persone potrebbero tornare a pensare che anche votare ha un senso.
EliminaUna società alla deriva totale.
RispondiElimina... che rischia di schiantarsi, senza manco accorgersene, contro un iceberg. Proprio come il capitano Smith del Titanic.
EliminaC'è un discernimento che perde sempre più senso, importanza e validità. Prendiamo per oro colato tutto ciò che viene propinato, valanghe di fuffa in quantitativi industriali che spiegano, illuminano, dimostrano e chiariscono ma in realtà indirizzano e martellano a senso unico. Si legge sempre meno, hai ragione, si studia e ci si informa in maniera nozionistica, perdiamo il senso critico e sono sempre meno le fonti davvero auterovoli e rappresentative. La politica italiana è esemplificativa di questo impoverimento, e nel quotidiano assistiamo all'abbassamento di ogni livello. E non parliamo dei social.. forse per questo confido nei blog, e mi ci rifugio spesso, come autore e come lettore.
RispondiEliminaSi legge poco e, se si legge, spesso lo si fa senza soffermarsi abbastanza per comprendere i contenuti. Certa politica sfrutta a suo vantaggio il disimpegno e la disattenzione delle persone. Altra non sembra in grado di compattare le persone sull' esigenza di perseguire il bene comune, lasciando da parte ogni sorta di egoismo. Il mondo sembra non comprendere più la differenza fra utile e futile oltre che il confine tra semplice e complesso. Il disordine globale giova ai potenti e, neanche tanto alla lunga, potrebbe portarci alla rovina.
EliminaBravo Fabio, ancora una volta hai toccato una problematica cruciale;pensa che comprai "Titanic" da giovane e sottovalutai questa canzone che dimostra ancora più il valore del nostro cantautore. Non saprei aggiungere molto al tuo articolo; una cosa che ho letto oggi è che una delle peggiori guerre è quella cognitiva, che impedisce alle persone di conoscere e di interpretare la realtà. I modelli riconosciuti di vita sono quelli dell'arroganza e del cinismo che in molte situazioni di degrado non soltanto economico preludono ai delitti,alla violenza ed alle guerre piu' efferate. Queste riflessioni mi riportano anche ad una poesia della Szymborska "Lode della cattiva considerazione di se' " secondo il mio parere molto interessante.
RispondiEliminaManipolazione delle coscienze, annullamento dello spirito critico, ricerca dell' acquiescenza, negazione della scienza. Induzione all' indifferenza. Son questi gli obbiettivi di chi oggi mira ad un potere assoluto. Occorre opporsi con tutte le nostre forze a questo stato di cose . Non sarà facile e perciò sarà sempre necessario valutare questi nostri tempi " col pessimismo della ragione" e cercare di cambiarli usando "l' ottimismo della volontà." Come, appunto ,diceva Antonio Gramsci.
EliminaNon avrei mai immaginato di vedere ed assistere a 73 anni a un degrado morale ed etico come vige in questo periodo. L'educazione e i sentimenti sono decisamente spariti dalla faccia della terra. Esiste solo il denaro, il sesso e la violenza. Sono felice di essere vecchia perché sono stata educata in un modo ed oggi sono costretta a vivere in un mondo che non mi appartiene. Spesso guardo mio nipote Pietro, che ha 15 anni e penso al suo futuro per niente roseo.
RispondiEliminaUn mondo al quale noi non eravamo preparati e che, di certo non ci aspettavamo. Un mondo che, forse, non hanno compreso neanche le ultime generazioni e del quale potrebbero cadere vittime. Il mondo cambia repentinamente. Non è più quello di ieri e, quel che preoccupa è che sta cambiando in peggio. Mi chiedo se l' umanità sarà in grado di cambiare la rotta. Possibile forse, ma ci vorrà molto tempo e una serie infinita di errori per comprendere che stiamo navigando nella direzione sbagliata.
Elimina"queste crisi mondiali sono crisi di santi" diceva qualcuno ed è proprio così!!!
RispondiEliminaMancano quelle guide morali e quegli esempi virtuosi capaci di indurre un progresso "equo e solidale". Abbondano invece i fautori della prevaricazione e dell' opportunismo e... tutto ciò non gioca a favore dell' umanità ma solo a vantaggio di pochi.
EliminaE' quello che penso anch'io e non posso che darti ragione !!C'è un degrado tale nel nostro paese, che mi sembra difficile da recuperare !! Eppure bisogna provare per il futuro nostro e dei nostri ragazzi . Servono modelli positivi da seguire, altro che gli influencer !! Saluti cari.
RispondiEliminaProbabilmente dovremmo tutti dimostrare di non gradire questo stato di cose. Il fatto è che, molto spesso, lasciamo che le cose seguano il loro corso. Dovremmo manifestare di più la nostra indignazione rispetto al modo di condurre la politica. Un po' come è stato fatto per il genocidio a Gaza (questione, a mio avviso, tutt' altro che risolta). Manca la partecipazione dei cittadini e chi avrebbe i mezzi per coinvolgerli, per un motivo o per l' altro, non lo fa.
EliminaNon posso che darti anche io ragione. La nostra società oramai è allo sbando, prendendo ad esempio i modelli più sbagliati e dirigendosi a grandi passi nella direzione sbagliata. Ed è un degrado che non riguarda soltanto il nostro paese. Non sarà facile ma è necessario tornare a modelli più positivi e smetterla di seguire i più "cretini" solo perchè tutti possono parlare on-line e dire la loro, anche se la loro non meriterebbe proprio di esser menzionata. Un saluto e buona continuazione del mese di ottobre
RispondiEliminaE' vero: il problema è la globalizzazione degli esempi nocivi. Possiamo ben dire che "il sonno della ragione ha generato mostri" e i mostri, in quanto tali, sono difficili da combattere. Occorre intelligenza, determinazione, spirito critico, consapevolezza: tutte quelle cose che i capitani Smith dei nostri giorni cercano di sopire mentre, per i loro sporchi interessi, conducono la nave verso il naufragio.
EliminaÈ dagli anni 80 che va avanti questo lento, ma inesorabile avvelenamento della società. Da quando si è fatto credere che il profitto possa giustificare ogni cosa. E mi spiace per i ragazzi che devono crescere in un mondo in cui contano solo i numeri uno e gli altri sono nessuno
RispondiEliminaSe ci sarà acquiescenza sarà la fine di ogni ideale e di ogni valore. La speranza è che , se non si risvegliano i padri, i giovani abbiano la capacità di riconoscere gli errori di chi li ha preceduti e ribellarsi. Ci vorrà del tempo. Forse molto ma l' indignazione e la forza per reagire a questo stato di cose devono prendere il posto della rassegnazione.
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