Quando si parla dell' America, ci si riferisce, il più delle volte, agli Stati Uniti, suscitando con ciò il comprensibile disappunto di tutti quegli Americani che Statunitensi non sono. Il continente americano, infatti, comprende, da nord a sud, una molteplicità di paesi e civiltà. Gli Stati Uniti (chiamiamoli dunque così quando intendiamo riferirci ad essi) sono una parte di esso e, perciò, non possono rappresentare, da soli, la multiforme identità dell' America. Si tratta, in ogni caso, di un paese lontano sul quale ragioniamo e ci formiamo un'opinione in base a quel che apprendiamo dalla rete e dai media, oppure, anche per quel che riusciamo ad osservare nel corso di un viaggio o di un soggiorno più o meno lungo. Così, gli Stati Uniti d'America per molti sono un mito, un sogno. Per altri un "incubo riuscito". Per tutti un luogo comune più immaginario che reale. L'idea della patria delle libertà e dei liberatori, pronta a concedere a tutti una chance, delle lotte per i diritti civili condotte da Martin Luther King e Bob Kennedy, trova un contraltare nelle discriminazioni razziali, nella portabilità delle armi da parte di chiunque, nella violenza che esplode improvvisamente anche là dove non ti saresti mai aspettato. Nei marcati divari sociali e culturali. Un territorio immenso, con una natura selvaggia, affascinante e un clima, spesse volte, imprevedibile e maligno. Uno Stato e una nazione testardamente impegnati nel tracciamento e nella difesa della frontiera ma, per altro verso, assai poco rispettosi dell' autonomia e dell' indipendenza altrui. Gli Stati Uniti, a volte esemplari per il loro progresso culturale, tecnologico e scientifico. Altre, a dir poco, riprovevoli per la loro esasperata tendenza a fare prevalere la sfera dell' avere su quella dell' essere. Così grandi, complessi e volubili. Così difficili da comprendere e penetrare anche da chi vive lì ormai da tanti anni. Eppure, tutti siamo convinti di avere un' idea chiara e precisa di quella che chiamiamo, in modo assai generico, America. Di quella terra che ci vantiamo d'aver scoperto ma che, in realtà, per dirla con le parole di Oscar Wilde, abbiamo appena intravisto.
Nella foto introduttiva: "L' attraversamento del Fiume Delaware" di Emanuel Leutze.
Devo dire che è una nazione che mi attrae ben poco, pur che avrà anche i suoi lati positivi, ma a vederla da lontano penso sia meglio che stia lontano...
RispondiEliminaPenso che un viaggio si possa fare, ma cosa ben diversa è vivere in una realtà profondamente distante dalla nostra. Non credo che mi abituerei mai anche perché mi sembra che, pure chi ha scelto di vivere negli States, continua, nonostante il tempo trascorso, a guardali con una certa circospezione. Credo sia difficile un' integrazione piena in una realtà così complessa.
EliminaQuanto a vivibilità, nonostante tutto, l'Italia non è comparabile;peraltro ogni paese ha caratteristiche apprezzabili. L'America del nord (e in particolare gli Stati Uniti) sono come l'impero romano di 2000 anni fa,con grandi istituzioni e molte contraddizioni,ma se devo scegliere le preferisco rispetto a queile di paesi dove le libertà individuali e sociali sono maggiormente calpestate.
RispondiEliminaCerto. C'è chi sta peggio e, in questo mondo, al peggio non c' è mai fondo. Forse, anche per gli States, il fondo del baratro non è stato ancora raggiunto o, poco ci manca. Gli Stati Uniti del futuro prossimo sono un' incognita.
EliminaAggiungerei una cosa: purtroppo anche gli Stati Uniti, per tutelare i loro interessi (non sempre puliti) hanno contribuito alla creazione di regimi non rispettosi delle libertà individuali. L' esempio più clamoroso è il golpe di Pinochet in Cile ma... gli Usa avevano incominciato già nel 1953, in combutta col Regno Unito a rovesciare il governo di Mossadeq in Iran per instaurare l' impero dello Scià Rehza Pahalevi. Poi gli Iraniani ci hanno messo del loro cascando dalla padella nella brace integralista e... qui si innestano tante altre storie.
EliminaDell'America ho solo l'immagine della California, perchè mia zia, viveva lì, e nei suoi viaggi in Italia mi parlava molto bene della nazione ove viveva.
RispondiEliminaUn caro saluto Fabio
Tante differenze fra est ed ovest, come tra nord e sud. Tra le altre cose un paese sotto tanti aspetti diviso. Inevitabile la scelta dello stato federale per governare un territorio così vasto e complesso.
EliminaUna terra piena di contraddizioni.
RispondiEliminaLe contraddizioni mettono in evidenza le molte anime di questo paese. Più grande è un paese e più forte è la contraddittorietà che lo accompagna. Davvero difficile governare un paese con visioni della vita profondamente diverse anche da quartiere a quartiere. In grandi città nelle quali convivono "homeless" e miliardari.
EliminaIo non sono mai stata negli Stati Uniti ma non desidero neanche andarci. Un pò perché non conosco la lingua, un pò perché ci vogliono tante ore di aereo e io, nonostante lo abbia preso tante volte, ho paura dei lunghi viaggi aerei. Preferirei conoscere di più l'Europa, che ha tanto di storico e artistico da offrire.L' America non mi ha mai attirato, troppi contrasti, troppo di tutto. Saluti cari.
RispondiEliminaUna traversata aerea verso il continente americano è una bella fatica , specie se effettuata in classe turistica. In prima classe però è decisamente proibitiva. Il cambio di fuso orario è più tollerabile rispetto ad un viaggio in estremo oriente. Per quel che concerne l' esperienza di soggiorno direi che una vacanza può darvi solo un' idea superficiale di quel che sono gli States. Tuttavia credo sia un' esperienza da non perdere.
EliminaCiao. Il tuo blog è ricchissimo di notizie su tanti argomenti di cui sono poco esperta; ti ringrazio perché così imparo !
RispondiEliminaTutti quanti appendiamo qualcosa l' uno dall' altro e questo è il bello di tutti i blog: comunicare, trasmetterci informazioni e confrontare le nostre idee per cercare tutti insieme un modo migliore per vivere.
EliminaNon ci sono mai stato di persona e non posso giudicare al di là di quel che si legge sui notiziari e libri di Storia. Peraltro ho anche dei parenti lontani negli USA, ma non ho mai sentito il desiderio di visitare quel paese, troppo esagerato da ogni punto di vista per come sono fatto io. Certo le ultime elezioni non mi hanno aiutato a cambiare idea..
RispondiEliminaDopo le ultime elezioni ne vedremo davvero delle belle. Tra l'altro mi chiedo: ma Trump è davvero il nuovo presidente o è solo la controfigura di Elon Musk?
EliminaNon sono mai stato un fan degli Stati Uniti, neanche quando ancora cercavano di venderci il "sogno americano" che tanto ha rovinato (e sta rovinando) il mondo intero.
RispondiEliminaParliamo di una nazione che nasce da un genocidio (i pellerossa), che fondata da immigrati oggi porta avanti alcune tra le politiche più disumane contro l'immigrazione; una nazione il cui sistema politico è stato concepito sfacciatamente per favorire chi ha il potere economico (Trump non è un caso, come non lo è e non lo sarà neanche Musk) e taglia fuori dai giochi chiunque volesse tentare di proporre una via alternativa al capitalismo puro.
Gli Stati Uniti sono una nazione che si è fatta concetto e si sta esportando in tutto il mondo, e le conseguenze catastrofiche sono sotto gli occhi di tutti.
Ci sono molte ombre nella storia statunitense ma anche delle luci. Non va dimenticato il fondamentale apporto alla sconfitta del nazi-fascismo nella seconda guerra mondiale. La stessa Rivoluzione Americana ha posto le basi, precedendola , per la Rivoluzione Francese. Nel contempo, anche altre potenze mondiali non hanno brillato e non brillano quanto a rispetto dei diritti umani e dell' altrui sovranità. In ogni caso gli USA costituiscono una realtà assai complessa da valutare proprio per le sue palesi contraddizioni. Anch'io non sono un ammiratore di quel sistema ma, purtroppo, in questo mondo,anche altri paesi ( non essendo esenti da peccato) non possono permettersi di scagliare la prima pietra.
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