Mamma mia, quanto parli!

 


Per uno come me che ama star tranquillo è una vera tortura. Dover sopportare, durante una seduta di tens terapia, questo o quella che, dietro il paravento, continua a blaterare. Cerco di concentrarmi nella lettura di un libro.  Ma il filo sfugge. Perché la signora a fianco continua a malignare sulla vicina e, quella nel gabbiotto all' altro lato, si ostina a tesser trame contro l' insegnante che non vuole riconoscere l'eccelsa genialità del figlio. Quell' altro, invece, tronfio e supponente, parla d'affari e calcetto al telefonino. Ad alta voce. Incurante di esser seduto a meno di un metro da me. Ma non s'era detto che in terapia i cellulari devono esser spenti? Vabbè, si sa che nel nostro paese le regole son fatte solo per passare in cavalleria. Non dico che non si possa chiacchierare. Ma, abbassare la voce, di certo, non guasterebbe. In fondo, siamo qui per cura e non certo per diletto. Passa il tempo. Sembra di essere in quel vecchio cimitero irlandese in cui gli spiriti dei defunti, incontrandosi nella notte, rivangano frustrazioni, inimicizie, mali e magagne di una vita. Lasciando sempre poco spazio ad un briciolo di positività. La terapia finisce e, inevitabilmente,  cade un fiume di  "Parole nella Polvere."

Commenti

  1. Parole nella Polvere" è il capolavoro di Mairtin O Cadhain. Un intreccio di storie di ambientazione rurale. Scambi di accuse, batti e ribatti su questioni di proprietà agraria, eredità contese, debiti insoluti, matrimoni d' amore e d' interesse. Coi defunti che si trascinano nell' aldilà le miserie della vita. Un romanzo ironico e divertente che si legge davvero con piacere. E' stato tradotto dal gaelico all' inglese non molti anni fa e dunque , solo da poco, è stato reso accessibile al grande pubblico.

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  2. I trombettieri del telefonino sono gli stessi della vita comune: il finto meccanico che passa gran parte del suo tempo a concionare a voce alta al cellulare,la signora sull'autobus che ci spara tutti i fatti suoi anche i più intimi, l'intellettuale tronfio che ho incontrato stamane ( ho dovuto rallentare il passo per non sentire le sue ingiuriose affermazioni post-voto);poi ci sono quelli che esprimono opinioni per offenderti (un medicastro che ha fatto carriera grazie alla sua lobby,un avvocato pseudo professore maleducato che ha leccato cani e porci,un parente cialtrone che non riesce a nascondere il suo livore personale,un ridicolo personaggio da avanspettacolo che lancia i suoi strali politici all'impazzata).
    A questo punto ho cominciato a considerarle come delle patologie incurabili al pari di quelle della povera alcolizzata del quartiere,che se non le si fa l'elemosina continua a berciare frasi negative e oltraggiose nei confronti dei malcapitati.
    Caro Fabio mi sono convinto che contro l' arroganza e la maleducazione imperante non ci sia altro da fare. Una nota politica un giorno disse giustamente:"non mi posso occupare continuamente di tutti i cani che ringhiano e abbaiano" 😅

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    1. E' un vecchio costume italico quello di concionare ad alta voce e disturbare il prossimo con ogni sorta di rumore molesto. "A Roma non si dorme" diceva Marco Valerio Marziale tormentato, di primo mattino, financo dal maestro che urlava contro gli alunni e (antesignano dei nostri poliziotti) li colpiva con lo staffile. Chiacchiere, pettegolezzi e insulti che ci si trascina nella tomba, come nel romanzo irlandese che mi passa per le mani in questi giorni.

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  3. È la prima volta che lo sento nominare.

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    1. E' stato pubblicato in Italia solo nel 2015. Lo conobbi grazie ad una presentazione sul Venerdì di Repubblica di diversi anni fa. Qualcuno lo ha classificato come la Spoon Rover irlandese ma lo spirito risulta assai diverso.

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  4. A me è successo una volta in chiesa, una mattina. Sono entrata per pregare, su una panca c'erano sedute due anziane che chiaccheravano tranquillamente a voce alta. Sono stata lì un po', poi visto che mi era impossibile concentrarmi nella mia preghiera, mi sono alzata e me ne sono andata. Maleducazione che non porterà a nulla di buono. Buongiorno con l'augurio di una buona giornata ❤️👋

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    1. Pure in chiesa? Questa non me la sarei mai aspettata. Vuol dire che siamo proprio messi male. Eppure quello spazio pensavo fosse destinato al massimo raccoglimento. Un caro saluto a te e a presto.

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  5. Io ormai ho preso l'abitudine di avere sempre a portata di mano le cuffiette: se non posso avere il silenzio, almeno ascolto musica che mi piace.

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    1. Ottimo suggerimento. Mi sa che stamattina mi porto l'mp3 anziché il libro.

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  6. A noi capita nell'idromassaggio della palestra , spazio SPA deputato al rilassamento totale dove il silenzio dovrebbe essere una delle regole basiche, segnalato da svariati cartelli.. niente..il chiacchiericcio petulante tracima pure il delicato bolliciare dell'acqua..

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    1. Hai ragione. Capita molto anche lì. La settimana scorsa facevamo il "bagno sotto le stelle" , con la piscina fumante e la luna in bella vista e quattro disgraziati, invece di godersela, continuavano a blaterare sui loro punti in patente persi e a maledire gli autovelox.

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  7. La?maleducazione è imperante ma non possiamo lasciar perdere altrimenti ilavznzata dell'arroganza sarà inarrestabile

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    1. Penso sia importante che sui nostri blog, nel dialogo che instauriamo si esprima , a viva voce, il malessere per questo stato di cose. Una situazione ingenerata anche dai modelli presentati da TV e media in cui politici, anche depositari di importanti funzioni, si lasciano andare a teatrini, e atteggiamenti strafottenti e irridenti. Sembrano quasi dire: "io sono come te, io parlo come mangio, dunque il tuo modo di essere per me va bene. Andiamo avanti insieme". Maleducazione e strafottenza devono essere stigmatizzati. La gente ha bisogno di sobrietà. Non di sboroni che spesso son pure degli asini messi in piedi.

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  8. Mi sono ritrovata molto nelle tue parole, perché anch'io trovo insopportabile questo continuo vociare della gente in luoghi in cui uno si aspetterebbe silenzio, tranquillità, come ad esempio nei luoghi di cura. Oggigiorno però la maleducazione sembra essere la normalità...in pochi si preoccupano ad esempio di isolarsi quando parlano al cellulare. Dovrebbe essere un'elementare forma di rispetto non invadere, neanche con la voce, gli spazi degli altri! Io sarò forse troppo rigida, ma mi innervosisco anche quando sento qualcuno che chiacchiera a voce alta al cinema, mi è successo pure di sentire persone che parlavano tranquillamente al cellulare. E qui partono i miei scocciatissimi e a volte inefficaci: SSSHHH!

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    1. Infatti. Se li riprendi se ne fregano e reagiscono stizzosamente. Anzi, sostengono che siamo noi che siamo poco tolleranti. Anch'io mi indigno molto per queste cose. Mi chiedo se questo paese recupererà mai sobrietà e modi di vivere civili. Difficile, anche perché, con la globalizzazione, ben lungi dall' accogliere esempi virtuosi, abbiamo invece assimilato vizi e storture imperanti nel resto del mondo.

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  9. Anche oggi stessa storia di ieri. Paziente cafona che esordisce con bestemmia, discorsi intercalati da turpiloquio e, naturalmente, persone che parlano, senza vergogna, a voce alta degli affari loro. Come se fossero l'ombelico del mondo.

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  10. Purtroppo molte persone, hanno l'abitudine di parlare ad alta voce, e sono solite farlo in ogni occasione, senza curarsi minimamente della presenza del loro prossimo.
    Buona giornata Fabio

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    1. Si sentono al centro delle attenzioni dell' universo. La verità è che delle loro miserie non importa nulla a nessuno. Anzi, alla fine creano solo fastidio.

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  11. A volte mi rifugio nella natura e il suo silenzio.

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    1. Lo faccio anch'io. In quelle occasioni mi piace alternare la contemplazione della natura con le pagine di un buon libro che possa portarmi lontano.

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  12. E' una violenza, non c'è altro modo per dirlo. Ricordo due tre situazioni che mi hanno infastidita molto. Una telefonica a pranzo e una signora che è stata tutto il tempo a parlare di lavoro a voce alta. Io volevo appunto una pausa da una giornata pesante e volevo mangiare in santa pace... davvero una maleducazione e non rispetto. Peggio ancora sul tram costretta ad ascoltare una telefonata a viva voce dietro di me... dopo quasi mezz'ora mi sono girata e ho detto ad alta voce "signora sa che la telefonata è a viva voce e la stà ascoltando tutto il tram da un bel po'"... poi sono scesa. Forse il ragazzo voleva uccidermi... Comunque io ho il diritto di ribellarmi. Ho il dovere verso me stessa di proteggermi da chi invade il mio spazio senza la mia autorizzazione, costringendomi a sentire per forza cose personali a voce alta. Quattro anni fa in un pranzo di lavoro, una mia collega era a tavola con 2 telefonini e rispondeva e parlava ad entrambi. Ad un certo punto gli ho detto di uscire perchè non era proprio possibile. Elisa

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    1. E' giusto fare valere le proprie ragioni. Stigmatizzare certi comportamenti anche in modo deciso. Se no, si finisce col cadere nella regola del "Fantozzi subisce ancora" e ciò va male perché il molestatore, se non ostacolato, potrebbe convincersi di poter fare tutto quello che vuole.

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  13. Purtroppo capita un po' ovunque, anche qui in rete; la gente parla, parla e parla, a volte a vanvera, sovente per fare "lamentazioni", quasi sempre per "parlar male" di altri, raramente per pronunciare parole cortesi ed educate.
    Meglio sorvolare e riuscire a chiudere gli orecchi, magari ascoltando in cuffia un bel Podcast o pensando a cose piacevoli Ciao Fabio, buona fine di mese.
    sinforosa

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    1. Certi atteggiamenti sono dettati proprio da una mancanza di positività interiore, oltre che da prepotenza ed egocentrismo. Possiamo anche dire "non ti curare di lor ma guarda e passa" però, ogni tanto, qualche strigliata e qualche protesta, anche vibrata, non guastano. Giusto per evitare di essere sopraffatti. Un salutone a te e, a presto.

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  14. Ma non è che qualcuno di noi lettori si nasconde dietro al post ed è tra quelli che parla parla?:))

    Battuta a parte , c'è tanta verità in ciò che dice,ma credo che lo smartphone le supera tutte.La telefonata un tempo era molto riservata e non ti permetteva di star lì ore e ore come oggi ,con le offerte giga illimitati ,a sorbirti le conversazioni altrui.
    Oggi vige il no limits un po ovunque,peccato che non lo investiamo nel silenzio e nella meditazione.

    Buona serata

    L.

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    1. Così diffuso questo malvezzo da essere, se non indiziati, almeno coinvolti. Come testimoni. Spesso più inconsapevoli che consapevoli . Fermarsi un po' a pensare prima di parlare o agire è proprio ciò che manca in questa società. Grazie per l' intervento. A presto.

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  15. E che dire di quelli che guardano i video su Youtube o su Facebook ed è tutto un cantare e suonare con cambi continui e rapidi di video, tanto da diventare un'accozzaglia di suoni senza capo né coda? Siamo proprio messi male!

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    1. Male davvero. Ormai non so cosa non farebbero per riempire il proprio tempo, purtroppo, anche guastando le giornate degli altri. Lasciano senza parole 'sti guardoni e fracassoni, maniaci dello smart phone.

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