E' terribile pensare che un essere umano innocente sia stato privato per trentatré anni della sua libertà. Accusato di un delitto, di una strage che non ha commesso. Beniamino Zuncheddu non si è mai rassegnato dinnanzi alla menzogna che lo ha condannato a consumare gran parte della sua esistenza in prigione. Qualcuno, poi, si è reso conto del suo intenso e incessante grido di dolore, oltre che della sua estrema dignità. Perciò, dopo molti anni, è stata disposta la revisione del processo. Non era stato lui ad uccidere. Ma è stato incastrato da una testimonianza capziosamente indotta e oggi, assai tardivamente, ritrattata. Da un' indagine che doveva esser maggiormente approfondita. Vagliando accuratamente ogni ragionevole dubbio. Ora che l'innocenza di Beniamino è stata appurata, qualcuno, frettolosamente, potrà dire che giustizia è stata fatta. Ma - mi chiedo - chi potrà mai restituire a quest' uomo il tempo e la gioventù svanita dietro le sbarre di una cella?
Nella foto introduttiva "La Calunnia" di Sandro Botticelli.
Qualcuno ha detto "però non ha lavorato 33 anni in miniera e mo' ha una liquidazione da capogiro per recuperare vita e sogni". Ovvio è una visione iperbolica.. ma la serenità di Beniamino credo possa aiutarlo a cogliere questa parvenza di filosofia..
RispondiEliminaGli anni perduti, purtroppo, son perduti e basta. La gioventù non c'è più. Perduti i sogni che accompagnano quell' età . Credo che tutto questo pesi come una condanna "ad metalla". I risarcimenti economici possono anche aiutare ma quel che della vita è perduto non si recupera più.
Elimina..eventi che non dovrebbero mai verificarsi, ma che fanno parte di una realtà dolorosa, che a volte coinvolge esseri umani innocenti.
RispondiEliminaBuona settimana Fabio
Ci vorrebbe più accortezza e coscienza da parte degli organi di polizia e dalla magistratura. I primi devono operare senza l' ambizione di risolvere i casi a tutti i costi, senza andare alla ricerca di facili soluzioni atte ad inchiodare il più debole e prendersene i meriti. Il potere giudiziario deve vigilare sul metodo delle indagini, vedere quali siano le vicende che ruotano attorno al caso in oggetto ( cosa questa che è stata fatta solo dai giudici del riesame). Ci vuole maggior attenzione perché gli errori giudiziari son troppi e, oltre ad andare a scapito di cittadini innocenti, indeboliscono le istituzioni.
EliminaSpesso gli organi di polizia non fanno le indagini come si deve.In Italia ,se non ricordo male,non è il primo caso.
RispondiEliminaLa serie, purtroppo, è assai lunga. Mi rendo conto del fatto che condurre delle indagini e poi istruire e svolgere un processo sia compito assai difficile e che richiede professionalità e preparazione. Tuttavia, gli errori che si succedono nel tempo pongono in evidenza la necessità di intervenire sull'amministrazione della giustizia e di cambiare tante cose. Qui è in gioco la libertà, la reputazione, il lavoro, la perdita degli anni migliori. Tutta l' esistenza di un essere umano. Si parla tanto di riforma della giustizia ma ogni proposta sembra studiata affinché a trarne vantaggio siano, oltre ai politici, determinati centri di potere. Non sembra esistere, a tutt'oggi, un progetto atto a garantire i cittadini e a ridurre in modo razionale i carichi della giustizia.
EliminaHo sentito questa notizia e mi è spiaciuto molto per lui, perché gli anni passati, gli anni della giovinezza, nessuno glieli potrà restituire a, anche se dovesse avere un risarcimento molto alto, forse si potrà concedere una vecchiaia senza pensieri, ma tutto quelloche avrebbe potuto fare in quei 33 anni, ormai è andato per sempre. Saluti cari
RispondiEliminaSono d' accordo con te e credo che Beniamino Zuncheddu soffra davvero tanto per questo. Si possono avere tutti i risarcimenti economici di questo mondo, ma il dolore e il rimpianto per gli anni perduti non credo proprio che sia facile da superare.
EliminaPensa gli States che hanno ucciso tante persone innocenti con la pena capitale, nessuno potrà mai restituirgli la libertà e la dignità.
RispondiEliminaQuelli non sono mai stati un buon esempio. Aveva ragione Guccini quando parlava di "vuoto mito americano."
EliminaÈ stata un'ingiustizia insanabile con qualunque risarcimento economico.
RispondiEliminaStoria tristissima che lascia profonda amarezza anche in chi, come noi , la vede dall' esterno. Figurarsi cosa vuol dire provarla sulla propria pelle.
EliminaQuando ho letto la notizia sono rimasto sbigottito. Possono dargli anche dieci miliardi di euro di risarcimento, ma non serviranno a riavere indietro i trenta anni di vita che ha perso.
RispondiEliminaE' proprio così e a questo dovrebbe pensare chi, con leggerezza, ritiene che il denaro possa risarcire. Forse può essere un aiuto, un qualcosa che può rendere un po' migliore quel che resta della vita, ma quando hai visto la tua gioventù svanire, provi solo un' indicibile dolore.
EliminaUna vicenda che definire assurda è dire poco davvero. incredibile, ma nemmeno così tanto, vedere come cose del genere possano accedere
RispondiEliminaOrmai siamo preparati ad ogni sorta di ingiustizia e certe situazioni si ripetono quasi sistematicamente. Dobbiamo continuare a denunciarle e ad esser sempre vicini alle vittime di un modo di gestire la giustizia assolutamente riprovevole.
EliminaMi pare che quando si fa un lavoro così delicato ed in ogni caso in cui si deve giudicare una persona utilizzare metodi poco ortodossi o scorciatoie è molto pericoloso.
RispondiEliminaÈ stato, con tutta probabilità, proprio questo il problema: il ricorso a metodi di indagine fuori dalle righe e la assoluta mancanza di scrupoli. Cosa intollerabile nella gestione di un procedimento giudiziale. Interessante sarebbe uno studio sui fatti, i personaggi e le vicende della giustizia sarda di quel periodo.
EliminaQuesti sono gli errori (e orrori).che ci fanno più paura perché sono cose che potrebbero capitare a ciascuno di noi.
RispondiEliminaCon tutti gli intrallazzi e le tresche che si verificano nel nostro paese è facile fare la fine del capro espiatorio. Basta che ci sia uno sporco interesse da tutelare ed ecco che " ti mettono in mezzo" e ti rovinano senza porsi alcuno scrupolo.
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