Sparring Partner


Non è un'espressione che si usa di frequente.  Anche in tempi in cui l'inglese fa capolino persino nel linguaggio di certi paladini della purezza dell'italico idioma. Tuttavia, non è questo  l'argomento del quale intendo discutere. Vorrei parlare, invece, di coloro che, in allenamento, son soliti incrociare i guantoni con le stelle della boxe. Quelli che  prendono un sacco e una sporta di cazzotti e ne danno sempre meno di quanti ne ricevono. Quelli che si devono difendere e, allo stesso tempo, simulare le insidie del combattimento per chi salirà sul ring. Perché il loro compito è quello di addestrare il campione. Il solo che, alla fine della tenzone pugilistica, avrà la gloria o la sconfitta e, comunque, la fama. Certo un Monzon, un Mohamed Ali' o un  Marvin Hagler avevano la classe e la potenza dalla loro parte. Loro che volteggiavano come una farfalla intorno all'avversario e poi, all'improvviso,  assestavano la "castagna" che lo mandava giù al tappeto. Però lo sparring partner che, quando viene la sera, si sente il viso gonfio di botte e, nel giorno del match che conta, sale sul ring solo per andare all'angolo, per incoraggiare e assistere il suo campione  è davvero un tipo speciale. Ce ne son tanti, ma nessuno li vede. Perché quando l'arbitro ordina "fuori i secondi", loro si defilano sempre.  Parlo di gente che si è vista sfilare tanti tram sotto il naso e a cui nessuno dedica mai un pensiero. Anche se il loro ruolo, pur se oscuro, pesa davvero. Nella boxe, ma anche nella vita di ogni giorno, ci sono tanti sparring partners. Perciò non possiamo dimenticarci di loro e gli dobbiamo un applauso. Se non altro... almeno per amore.



Commenti

  1. Di solito siamo tutti sparring partners e vincenti nella vita che non risparmia nessuno;anche i campioni che hai citato hanno avuto i loro momenti molto difficili;magnifica la canzone di Conte...un grande. Certo a volte la sfortuna si accanisce su alcune persone e non sempre è possibile reagire. In questi casi spero che possa esserci una compensazione come nel discorso delle "beatitudini"...

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    1. Il discorso delle beatitudini può essere consolatorio, anche se presuppone una grande fede. La canzone di Paolo Conte, nella sua struggente malinconia, è una carezza per l'anima anche per chi non ha il dono della fede. Nel mondo artistico non credo sia mai stata fatta una così bella dedica all'infinito e spesso dimenticato mondo degli "sparring partners".

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  2. Mi auguro sempre che gli sparring partners godano almeno della riconoscenza del campione di turno, non solo in termini economici ma anche umani.

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    1. E' vero. Perché spesso quel che fa male è che non viene riconosciuto l'impegno e il merito. E' proprio di lì che tante volte nasce l'amarezza.

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    1. Paolo Conte è un musicista e poeta straordinario. Pochi riescono così mirabilmente a fondere due arti.

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  4. Difficilmente il perdente trova qualcuno che l'apprezza, anzi viene sbeffeggiato perché ha perso.

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    1. È vero. La società non ha un minimo di comprensione per chi non riesce. Più facile sempre andare in soccorso del vincitore.

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  5. Stupenda! Concordo su quanto hai scritto nel tuo post. Aggiungo che paradossalmente termine "Sparring partner" era più in voga proprio nei periodi a cui tu fai riferimento in ambito pugilistico e poi per un po' si è usato anche in altri sport. Nel calcio si usava per indicare non proprio una squadra abituata a sacrificarsi ma una di fatto più debole di quella che chiedeva un'amichevole. Prendi il Monza è una buona squadra ma sarebbe uno sparring partner in amichevole contro il Real Madrid. Sai che all'esistenza di sparring partner nella vita di tutti i giorni non ci avevo mai pensato? Forse perché oggi, con molta più arroganza ed insensibilità rispetto al passato, la società in cui viviamo li chiama erroneamente e sadicamente "Perdenti"

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  6. Oggi, molto sbrigativamente, li chiamano perdenti ma, spesso, si tratta di persone non ripagate dalla vita per i loro meriti. Gente che ha un credito verso. la società degli uomini che non è stato onorato. Delicata e sensibile la canzone di Paolo Conte che ci fa riflettere su quanto la vita possa essere ingrata.

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    1. Secondo me, alla fine, son quelli che ci insegnano di più. Quelli che più di ogni altro ci fanno provare un forte sentimento di solidarietà.

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  8. Anche nel pugilato, come nel calcio e in altri sport ci sono vite da mediano.

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    1. Lo sport, poi, non è altro che una metafora della vita in cui di mediani ce ne son tanti e che, purtroppo, non "vincono, casomai, i mondiali".

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  9. Gli sparring partners purtroppo non ci sono solo nella Boxe, anche se quelli di questo sport, che proprio non mi piace, sono quelli più conosciuti. Come hai giustamente detto Fabio lo sport spesso finisce per essere una metafora della vita

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    1. Infatti è una situazione che accompagna la vita di tutti i giorni. Uno sport poco piacevole ci aiuta a capirlo più di ogni altra cosa. Parola di sparring partner.

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