Savana Urbana.


Da troppo tempo, ormai, le nostre città non sono molto diverse dalla savana. Non è facile per una donna recarsi al lavoro, salire su un treno, attendere un autobus o la metro. Sei come un'antilope o una zebra  e, come loro devi guardarti dal leone, dal leopardo e dalla iena. Sei braccata da  feroci predatori metropolitani. Malati di sesso e violenti. Pronti a sbranare il tuo corpo e pure l'anima. Girare per le strade del centro, coprire un turno nelle ore della notte, tornare a casa incolume, senza subire violenza non è cosa facile per una donna. Ne parliamo oggi, dopo che una lavoratrice è stata violentata nei pressi di Stazione Centrale di Milano, ma molti, sulla stampa e sui social, sollevano da tempo il problema con quotidiano impegno e sacrosanta indignazione. Intanto i politici continuano a blaterare saltabeccando da soluzioni sanguigne ad altre fumose e ipocritamente garantiste. Il problema non è certo facile da risolvere. Peraltro, le donne continuano a subir violenza. La politica, dal canto suo, non sembra averne piena coscienza e, come sempre accade, appare lontana dalla gente e incapace di risolvere i reali problemi del paese.

Immagine introduttiva: Antilope nel Parco Kruger (Sudafrica). Foto realizzata dall'autore del blog.

Commenti

  1. Spesso i problemi reali del Paese sono ignorati, mentre la violenza aumenta.

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    1. Purtroppo il problema della violenza nei confronti delle donne è annoso. È una violenza fisica e morale che incide, fra le altre cose, sulla loro libertà personale . Non si riesce ad andare al lavoro, fare una semplice passeggiata o tornare a casa senza correre il rischio di subire violenza. È anni che accade. Contromisure 0.

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  2. Il mio sospetto piuttosto fondato è che a molti soprattutto politici faccia comodo il c.d. allarme sociale per intimorire,irritare manipolare l'opinione pubblica,per cui fanno finta di intervenire con leggi peggiori del male. Che dire poi della possibilità di fare tormentare la gente con continue telefonate truffaldine da parte di vere e proprie associazioni a delinquere? Alcuni partiti hanno evidentemente incassato voti e potere approfittando della situazione precaria dell'ordine pubblico dai medesimi gestita malamente e senza il minimo scrupolo.

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    1. Sono pienamente d'accordo. C'è della mala fede nel lasciare che problemi come questo stagnino. Mantenere condizioni di disordine sociale e paura consente di poter fare di continuo discorsi rivolti alla pancia del paese. Di prospettare soluzioni facili per problemi complessi. Purtroppo nella politica mancano le doti morali e la competenza tecnico - giuridica senza le quali affrontare in modo razionale queste problematiche non è possibile .

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  3. Ergastolo per chi stupra e carcere duro.

    Come difendersi

    (Oleoresium Capsicum), il cui utilizzo in Italia è regolamentato dal decreto ministeriale n. 103 del 12 maggio 2011, ma che di fatto costituisce un’opzione violenta e con potenziali effetti negativi sulla salute di chi viene colpito - anche se in casi rari e poco pericolosi -. Ne consegue che non ci si senta necessariamente a proprio agio a servirsene, così come non sempre sia facile accedere a lezioni di difesa personale per ragioni psicofisiche, logistiche, di tempo, economiche o legate, più di recente, alle restrizioni anti-Covid. Ecco perché da qualche tempo, come alternativa alle bombolette o addirittura ai taser elettrici, ha cominciato a diffondersi una sorta di torcia e di allarme tascabile 2 in 1, da agganciare a un passante o al manico di una borsa e da mettere rapidamente in funzione in caso di pericolo: di fronte a un attacco, o magari a un malore improvviso, basta tirare un piccolo anello metallico per attivare in contemporanea un potente flash e un suono di sirena che raggiunge i 130 decibel, attirando l’attenzione degli astanti mentre si confonde e si destabilizza l’eventuale aggressore. Il dispositivo è disponibile in diversi modelli e colori, pur restando sempre di dimensioni tascabili e pratiche, e in base alla casa produttrice si può ricaricare tramite cavetto USB o comprando di volta in volta delle batterie compatibili.

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    1. A mio parere è necessaria una prevenzione demandata alle forze dell'ordine. Sorveglianza capillare con uomini e telecamere. Gli strumenti ormai ci sono. L'autodifesa è un qualcosa di residuale perché può ingenerare situazioni potenzialmente ancora più pericolose . Poi c'è un problema di educazione. Scuola e famiglia devono educare i giovani al rispetto della persona. All'eguaglianza in genere e, in ispecie alla parità fra i sessi. Promuovere la tutela dei più deboli e condannare con fermezza ogni forma di sopraffazione. Non ci si può nascondere che, senza considerare il problema anche sotto il profilo educativo, si correrà il rischio che i bulletti di oggi si trasformino negli stupratori di domani.

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  4. Io sono abbastanza giustizialista da questo punto di vista. Ci vorrebbero pene più severe, detenzione immediata quando le prove sono evidenti e carcere duro per reati del genere.
    Quando sento proposte tipo "abolire il carcere" mi cascano le braccia per terra.

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    1. Sono dell'idea che chi parla di abolizione del carcere sa bene di fare questioni di lana caprina. Prima ho parlato della necessità di politiche di educazione e prevenzione perché l'interesse primario è evitare che certi delitti vengano commessi. Ma , quando il reato è compiuto il suo autore, una volta arrestato e processato deve scontare la pena in carcere e la pena deve essere determinata con la massima severità possibile.

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  5. Sono d'accordo con te , di fronte a questi problemi, la politica sembra assente . Non è un problema da poco, non è neanche facile da risolvere ma bisogna fare qualche cosa !! Non è possibile che una donna non possa neanche sentirsi sicura nell'andare a scuola, al lavoro, nel fare turni serali... ci vogliono controlli serrati, pene severe...ma non si fa nulla!! Saluti. Buon week end.

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    1. I politici fanno solo i loro interessi e quelli dei potentati che li sostengono. Del problema della violenza sulle donne e dell'ordine pubblico, in realtà, non gli importa niente. Fanno solo sceneggiate nei talk show per avere qualche voto in più.

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  6. Purtroppo le donne sono soggette a subire atti di violenza e, ultimamente, il problema sta assumendo dimensioni davvero preoccupanti. Speriamo che il governo provveda, al più presto, con soluzioni che possano, almeno in parte, arginare la situazione. Buona domenica Fabio

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    1. Non ho molta fiducia sul fatto che il governo possa risolvere il problema. Non mi sembra ci sia la volontà politica. Probabilmente, ancora una volta diranno che " non ci sono i soldi" per organizzare vigilanza e controlli e... qui si torna al discorso delle promesse elettorali non mantenute.

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  7. Sono d'accordo con Dylan, sotto sotto ai politici fa molto comodo istillare paura e allarme nei cittadini. Purtroppo dopo ogni evento criminoso c'è un'ondata di indignazione e poi tutto si spegne senza alcun intervento efficace. Poi io sono convinto che in Italia andrebbe fatta una rivoluzione culturale!

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    1. La rivoluzione culturale ci vorrebbe eccome ma la gente pensa più a farsi gli spritz al fine settimana che a cercare di crescere. Per fare una rivoluzione ci vuole un popolo cosciente e dei leader determinati e coraggiosi. Ho paura che manchino tutte e due le cose.

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  8. La legge dovrebbe considerare che un uomo nel momento in cui violenta una donna usa un'arma che penetra dentro il suo corpo. Oltre a ferirla fisicamente la devasta nell'animo. La donna violentata non dimenticherà mai e dovrà vivere questo incubo per tutta la vita. Lo stupratore dopo poco tempo esce di galera pronto a uccidere di nuovo.

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    1. Il trauma causato dallo stupro è irreparabile. Penso che chi lo cagiona non dovrebbe uscire mai più di galera e avere condizioni di carcere duro. Chi compie un crimine del genere è irrecuperabile e come tale va trattato. Resta il fatto che le istituzioni hanno il dovere di prevenire questi reati incidendo sull'educazione dei giovani e con capillari controlli, specie nelle zone più rischiose. Sappiamo bene che certe zone, certe ore e certe giornate sono a rischio. Se non vengono presidiate a dovere è probabile che non ci sia, da parte della politica , la volontà di risolvere il problema. Anzi, come qualcuno ha già commentato, è palese la volontà di cavalcare la tigre a fini propagandistici e/o elettorali.

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    2. Chi educa i figli maschi? Le donne che evidentemente non sono più in grado di sensibilizzare i propri figli. Per lo stato e i politici le donne sono quasi invisibili.

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    3. In una famiglia il compito di educare alla parità e al rispetto spetta ad entrambi i genitori. Anche gli uomini hanno pesanti responsabilità sul piano educativo. Se non si è in grado di adempiere a questo dovere meglio non mettere al mondo figli. Anche la scuola dovrebbe svolgere questo ruolo ma è chiaro che questi problemi non vengono affrontati in modo adeguato. Sicuramente perché i politici che, una volta eletti dovrebbero rappresentare e guidare lo stato, considerano i problemi come un mezzo per fare retorica elettorale o consolidare il potere che gli è stato messo nelle mani. La politica non guarda aldilà del suo naso, coltiva solo i suoi interessi. Solo così possiamo spiegarci il non voto e la disaffezione verso la politica. Non vedo, al momento, segni di cambiamento.

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  9. Come ribadito in tanti commenti gli strumenti ci sono (controlli, detenzioni certe, più polizia e anche militari). Ma neanche questo governo di destra che dovrebbe essere contento di applicare rigore e ordine, riesce a venirne a capo. Sono deluso e disamorato.

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    1. Per la destra rigore e ordine sono uno specchietto per le allodole. Anche i governi di sinistra hanno fatto poco e niente, ma la destra nel disordine ci sguazza e sfruttandolo parla alla pancia dell'elettorato. Le prefetture (che rappresentano il governo sul territorio), assieme ai comuni completano il quadro di una pubblica amministrazione poco interessata a risolvere i problemi e totalmente assente.

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  10. Concordo con Dylan e Marcaval, il fenomeno non è in crescita, è ingigantito dai mass media e sfruttato ad arte dai politicanti, spesso, come sappiamo, padroni dei mass media (non solo B, ma la solita lottizzazione). Il problema c'è, comunque, e va affrontato con uanrivoluzione culturale. Non so se questi al governo la vogliano fare, mi sa di no... così continueranno a cavalcare l'onda.

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    1. Il problema esiste e va risolto. Troppe donne subiscono violenza lungo strada e giustamente reclamano difesa dalle istituzioni. Che poi la destra sia solita cavalcare la tigre dell'ordine pubblico a fini propagandistici è un fatto annoso e conclamato. Purtroppo, come dicevo a Marcaval, non vedo il sostrato sociale e i leader in grado di sostenere non solo una rivoluzione culturale ma anche, quel che sarebbe più semplice, un autentico rispetto della Costituzione e dei suoi valori.

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  11. Vedremo il ministro dell'Interno Piantedosi che fra qualche giorno sarà a Milano cosa sarà capace di combinare oltre alle solite promesse.

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    1. Vediamo un po'. Vorrei che pensasse anche ad altre città se no il problema sarebbe affrontato solo in parte.

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  12. Sono d'accordo con te e con Mirti. Sicuramente questi problemi sono molto peggiorati. Ed il perchè è anche, per un pezzo, riconducibile alla presenza di moltissima gente extracomunitaria che arriva in Italia sperando che possa essere la soluzione di tutto, che invece ovviamente non è e non era nemmeno intelligente sperare che potesse esserlo, visto che oramai siamo invasi da migranti illegali di tantissimi paesi. Molti di questi (che quando sono arrivati non erano delinquenti) lo diventano facilmente dopo. Da notare che tra quelli che arrivano sicuramente qualche delinquente c'è. In ogni caso la politica sembra davvero fare finta di nulla, di fronte a questa vilolenza sempre più presente. Speraimo che cerchino almeno di fare qualche cosa. La Stazione Centrale d'altronde è da anni territorio dei delinquenti e dei venditori di droga e chi più ne ha più ne metta. Almeno dovrebbero renderla più sicura dentro. Certo non è una situazione che si può risolvere esclusivamente parlandone. Io penso che primariamente dovrebbero dare pene più pesanti per coloro che infrangono la legge e poi rendere queste pene certe e non modificabili od accorciabili. Togliere tutti quei cavilli per i quali uno delinque si fa un'annetto di galera e magnia a spese degli italiani in un posto molto simile ad un albergo scadente e poi per buon comportamento esce di prigione e ricomincia daccapo. Spero che si faccia qualche cosa in questo senso ed in quello di rendere i luoghi pubblici più sorvegliati e sicuri

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    1. Il tuo commento ci dà una visione molto chiara di quel che accade nei pressi di Milano Centrale. Indubbiamente i flussi migratori hanno contribuito ad aggravare il problema. Come dici molti pensavano di poter cambiare la loro vita in Italia e poi si son trovati in una realtà diversa rispetto a quella che immaginavano . Non credo che l'essersi illusi sia addebitabile a valutazioni poco intelligenti da parte dei migranti. Sicuramente è la disperazione che pesa e si accumula alla certezza di non poter cambiare la propria esistenza nella terra d'origine. La disperazione non lascia troppo tempo per valutare pro e contro. Noi quella disperazione non la conosciamo direttamente. Aggiungiamo poi la compulsione nei loro confronti di chi trae vantaggio dai flussi migratori (scafisti, trafficanti di uomini per conto altre potenze o delinquenza organizzata). Il problema è di inaudita complessità visto che, quando parliamo di violenza nei confronti delle donne, dobbiamo parlare non solo di migranti ma anche di stupratori nostrani . Le misure preventive e sanzionatorie devono avere carattere generale. Il problema della gestione dei flussi migratori e dell'accoglienza va parimenti gestito con razionalità ma mi sembra che da nessuna parte politica e da nessuna organizzazione internazionale il problema sia stato affrontato con coscienza e piena serietà . Ci son troppe divisioni e interessi contrastanti che impediscono di risolvere il problema contemperando esigenze di solidarietà e accoglienza con le questioni attinenti l'ordine pubblico.

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  13. nel mio blog, all'etichetta "quella volta che fui sara", trovi il racconto della mia brutta esperienza, che mi ha condizionato la vita. quello che mi fa più male nel sentire notizie di stupri è venire a sapere che spesso l'aggressore è recidivo. vuol dire che ci vogliono pene più severe.

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    1. Ho appena letto il post in cui racconti della tua terribile esperienza. Comprendo chiaramente che vivere momenti del genere lasci un segno indelebile nell'anima. Si prova una forte indignazione e direi rabbia nel sapere che certi individui possano commettere più e più volte lo stesso reato. Segno evidente che un senso di ravvedimento manco li sfiora. Sicuramente sanno che, in qualche modo possono farla franca. Magari mettono in conto anche un po' di galera ma poi riprendono anche peggio di prima. Son d'accordo con te. Le pene non sono abbastanza severe. Se non lo sono è per via della mentalità sessista che ha imperversato nel nostro paese. Occorre, come ho già detto, un intervento sul piano educativo, un cambiamento nel modo di pensare del quale, a volte, molto si parla ma che si stenta ad applicare.

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