Non Solo Calligrafia.


 Belle o brutte di grafie ce ne son di tutti i tipi. C'è chi si allarga e chi si restringe. Chi pencola a destra e chi a sinistra. Chi sta dentro le righe e chi ne va fuori. Chi svolazza qua e là perché, su un foglio bianco, non ci son righe e neanche quadretti. C'è chi scrive bene e chi male. Si digita molto sulla tastiera, ormai. Si utilizza meno la penna e, forse, è anche perciò che, quando la usiamo, finiamo per gettar sul foglio  innumerevoli "zampe di gallina". Succede anche a me di scrivere male. Di rendermi conto di quanto possa essere incomprensibile la mia grafia. Così, come preso da un moto d'orgoglio, cerco di cambiar registro. Di controllare, con mano leggera, la penna e con essa le dimensioni e la proporzione dei caratteri, rendendoli il più possibile chiari. Questo perché scriviamo per tenere fermo un  pensiero, per comunicarlo ad altri, per fare una domanda o dare una risposta. Senza passare necessariamente per la videoscrittura. Offrendo chiarezza e richiedendone, in contraccambio,  altrettanta. La grafia è una forma che diamo al nostro pensiero. Uno mezzo di espressione che, se ben utilizzato, ci aiuta a preservare e tramandare memoria, identità, ideali e persino sogni. A difendere, con essi, la nostra  libertà.

Nella foto introduttiva: Tondo di epoca romana rappresentante donna con libro e stilo (cosiddetta Saffo). Napoli Museo Archeologico Nazionale.

Commenti

  1. Da bambino avevo imparato a scrivere anche discretamente bene grazie alla mia maestra, quantunque mai con quel tratto elegante e deliziosamente curvilineo che certe compagne di classe avevano quasi congenito nella loro mano.
    Crescendo, anche la calligrafia ha cominciato a mostrare il mio nervosismo perenne, la mia inquietudine permanente, tutte le scorie tossiche che mi porto dentro e che col passare degli anni aumentano anziché diminuire.
    Ora la mia grafia è piccola, rigida, calcata quasi a sfondare la carta, a tratti non completamente intellegibile.
    Per fortuna esistono le tastiere coi fonts che imitano la scrittura corsiva :-D

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    1. Ci sono situazioni in cui dobbiamo usare la nostra grafia. Per fare una istanza ad un ufficio qualsiasi, ad esempio. Spesso le grafie son poco comprensibili e possono anche ingenerare errori. Persino negli assegni , a volte, non si comprende il nome del beneficiario e segue una firma di girata altrettanto incomprensibile. Forse andiamo tutti un po' troppo di fretta. O mi sbaglio?

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    2. Certamente io scrivo anche un po' troppo in fretta, però ho anche una cattiva manualità, quindi la mia grafia è pessima anche quando non sono sotto pressione :-D

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    3. I manga che disegni però sono davvero belli 😉👍

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  2. Non lo sapevo. È una novità che ora condivido.

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  3. Ci sono spid, home banking e tanti strumenti che ci permettono di non utilizzare la nostra grafia. Talvolta ciò non è possibile. Poi può pure succedere che prendiamo un appunto per noi stessi e, alla fine, ci serve a ben poco perché neanche noi riusciamo a comprenderlo. Gli strumenti informatici aiutano ma non sempre li abbiamo a disposizione.

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  4. Scrivo molto a penna, con uno stampatello personalizzato del quale, dopo qualche tempo, faccio fatica io stesso a fornire decifrazioni attendibili..troppa fretta o molta fiducia nella comunicazione mente/mano che invece vanno per conto loro.. ahah.. tempo fa avevo dedicato un post all'argomento (https://francobattaglia.blogspot.com/2023/01/corsivo-e-stampatello.html#)

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    1. Quando torno a casa me lo leggo perché questo argomento mi interessa molto. Anch'io scrivo molto a mano, specie per questo blog e questa è la mia palestra per riabilitare la mano dopo ore e ore di computer in ufficio. La capacità di scrivere a mano è un dono ricevuto nell'infanzia e che proprio non vorrei perdere.

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  5. Sono molto vicina al commento di Franco Battaglia....infatti a volte stento a rileggere ciò che ho scritto. Un caro saluto,silvia

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    1. Mi è capitato tante volte, come pure di non trovare i fogli volanti sui quali mi capita di scrivere. Un salutone a te.

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  6. A me affascina molto il pensiero che la calligrafia possa essere studiata e letta in modo da spiegare carattere e pensieri. Mi incuriosisce molto... Elisa

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    1. Son convinto anch'io che questo sia affascinante. Proprio perché la grafia può svelare, in una certa misura quel che siamo, è bene che sia curata. Dico curata non per nascondere i nostri difetti, ma anzi , per esprimerci al meglio.

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  7. Non ho mai avuto una bella grafia, nemmeno brutta a dire il vero. Una grafia caratterizzata dallo stress e dalla fretta. Purtroppo negli anni, anche a causa dell'uso del computer, è diventata sempre più brutta e disordinata. L'uso eccessivo di tastiere ci ha omologati...ormai abbiamo tutti la stessa scrittura. L'impronta del singolo non esiste quasi più.

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    1. Anche a me è successa la stessa cosa . Come ho detto sto cercando di ritrovare una grafia ordinata e comprensibile. Non so infatti che senso avrebbe scrivere se, quel che scriviamo poi non può essere compreso dai destinatari dello scritto o, addirittura, da noi stessi.

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  8. E ricordiamoci anche che la nostra grafia è unica, solo nostra. Tempo fa avevo sollecitato i lettori del mio blog a mandarmi le loro grafie. Ecco il post dove le avevo pubblicate.

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    1. Sono d'accordo. È unica e per questo è giusto non snaturarla e, anzi, è bene curarla con impegno.

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  9. Siamo noi stessi, e mi piace scrivere a mano, più che a computer. Scrivo maluccio, un po' incasinato, a matita, ma ci sono proprio dentro io a quei scarabocchi

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    1. La scrittura a penna o a matita ci consente di esprimere la nostra personalità. C'è quasi un percorso che dalla mente, attraverso la mano, giunge al foglio di carta. Poi che siano scarabocchi, bella o brutta grafia, siamo sempre noi. Si può andare avanti e c'è una via d'uscita anche senza la videoscrittura.

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  10. Io scrivevo bene, avevo una bella grafia. Poi, con l'avvento del pc, ho smesso di scrivere a mano e ora non ci riesco proprio più e, se proprio devo farlo, ho una calligrafia pessima !! Saluti.

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    1. Il PC disabitua a scrivere a mano, è proprio vero. Io ho notato un peggioramento progressivo nella mia grafia e sto cercando di correre ai rimedi. Cerco di scrivere in modo più comprensibile possibile ma ho ancora molto da migliorare.

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  11. Quando ho aperto il blog, più di dieci anni fa, scrivevo i post su un quaderno per poi ricopiarli al pc. L'ho fatto per anni, poi mi sono convertita in modo naturale a scriverli direttamente con la tastiera, però ancora mi capita di appuntarmi qualcosa a mano. La mia calligrafia è abbastanza regolare, non particolarmente bella, ma se scrivo molto in fretta, spesso a distanza di tempo non riesco più a decifrarla. Se m'impegno, scrivo in modo molto chiaro e mi è stato indispensabile per lavoro. Io scrivo esclusivamente in corsivo, ma per molti bambini ho dovuto preparare materiale in stampato, perchè loro scrivevano e leggevano solo così. Comunque mi piace scrivere a mano...alle elementari adoperavo addirittura la "cannetta"....altri tempi!

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    1. Io ho imparato a scrivere con la stilografica Pelikan a cartuccia. La maestra pretendeva ordine e guai se, per caso, macchiavamo il foglio. Non so cosa penserebbe se potesse vedere i bei regressi che ho fatto. Ora però sto cercando di cambiare registro.

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  12. Ciao Fabio. Io scrivo sempre a mano le mie favole e i miei racconti e poi li detto al mio programma di scrittura, che mi fa impazzire perché capisce fischio per fiasco, ma che mi semplifica anche la vita. Scrivo molto e consumo anche molti quadernoni, a quadretti, perché , altrimenti, la mia mano è farfallina e svolazza un po' dove vuole. Amo l'ordine, anche se sono disordinata e cerco sempre di non sbagliare. Spesso e volentieri, però, non riesco e il foglio si riempie anche di scarabocchi. Grazie per questo post che ho trovato interessante. Un saluto e un sorriso.

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    1. Secondo me, il foglietto con gli scarabocchi è più vivo. Penso che l'uso della penna possa, in qualche modo, liberarci dalla schiavitù della tecnologia che, se non controllata, può anche modificare il nostro pensiero e fare, a sua volta, errori. Un caro saluto a te.

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  13. Adoro, da sempre, la bella calligrafia. Ho un'agenda dove scrivo a mano, e mi piace da morire scrivere BENE!

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    1. Io ho iniziato con una bella grafia. L'ho deturpata negli ultimi trent'anni. Da un po' sono intento in un'opera di recupero. Sto anche pensando ad utilizzare di nuovo la stilografica perché, secondo me, ammaestra la mano.

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