Gambe Corte, Nasi Lunghi e... Code di Paglia.

Sono proprio così le balle che ci propinano i politici nel corso delle campagne elettorali. Hanno le gambe corte perché non fanno mai molta strada e il naso lungo perché vanno, inevitabilmente, a sbattere su capitoli di bilancio non capienti, tagli di spesa, aumenti di tasse e crescita del deficit. Però gli Italiani son capaci di credere  a imbonitori e fattucchiere che promettono la moltiplicazione degli gnocchi e della pizza e perciò continuano a dar fiducia a certi politicanti. Proprio come Pinocchio che credeva a Gatto , Volpe e al loro "campo dei miracoli". Per evitare che questa situazione possa continuare a ripetersi e fare in modo che le persone comprendano quali siano i reali limiti di una promessa politica, il Senatore Carlo Cottarelli ha presentato un disegno di legge volto a impedire che, nel corso di una campagna elettorale, vengano formulate promesse oggettivamente irrealizzabili. In sostanza si vorrebbe incentivare la trasparenza dei programmi stabilendo che negli stessi venga indicato il costo dei provvedimenti proposti e la sussistenza delle coperture. Occorrerebbe poi specificare se gli interventi debbano essere finanziati tagliando altre spese, aumentando le tasse, oppure, incidendo sul deficit nazionale. Verrebbe, inoltre, fatto precetto di indicare gli obbiettivi di finanza pubblica e di adempiere ai predetti obblighi già all'atto della presentazione delle liste elettorali. Da cittadino son favorevole a questa proposta. Spero vivamente che venga conosciuta il più possibile dall'opinione pubblica e, soprattutto che divenga legge dello Stato. Per altro verso,  so come vanno le cose e immagino già che i tanti Gatto e Volpe che infestano il nostro Parlamento solleveranno una marea di trappole ed emendamenti per ostacolare questo progetto legislativo. Tanto più che molti di loro, oltre al naso lungo e alle gambe corte, hanno pure la coda di paglia. C'è il rischio, infine, che colui che si è assunto l'onere di vestire i panni del Grillo Parlante resti, ancora una volta, inascoltato.

Commenti

  1. La politica ridotta a promesse che non si mantengono.

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    1. Abbiamo necessità di uscire da questa situazione. La proposta di Cottarelli è dello scorso mese di febbraio. Ne sono venuto a conoscenza solo due giorni fa e, anche nel talk show in cui se ne è parlato, molti hanno mostrato meraviglia. Evidentemente non c'è molta voglia di diffondere la notizia e parlarne.

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  2. Non avrei nulla da dire sulla tua analisi che mi pare esauriente,ma solo aggiungere che da un recente viaggio ho osservato che in certi paesi nei talk-show televisivi quando uno parla gli altri ascoltano per poi intervenire quando viene il proprio turno, mentre in Italia a volte sembra di assistere ad una gara per impedire al prossimo di essere ascoltato,segno evidente di scarso spirito democratico.

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    1. È un metodo collaudato per fare in modo che certe parti dei ragionamenti non vengano ascoltate. Fanno di no con la testa quando l'interlocutore parla, urlano e si parlano addosso. La mettono in bagarre perché è nella confusione che allignano gli imbroglioni.

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  3. Sono del tutto d'accordo con ciò che hai scritto, se l'onestà e la sincerità sono valori non contemplati dai politici in campagna elettorale che come il Gatto e la Volpe fanno promesse irrealizzabili, sarebbe giusto che ci fosse una legge che obblighi alla trasparenza dei programmi specificando obiettivi, costi e dove andranno ad attingere i soldi necessari. Spero anch'io che diventi una realtà.

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    1. Io credo che noi cittadini ( fatta eccezione per quelli che per ragioni di interesse son conniventi con certa mala politica) vorrebbero che questo progetto diventasse legge dello Stato. Bisognerebbe che la politica recepisse in modo forte e chiaro questa esigenza che viene accolta con entusiasmo da molti. Penso che il progetto Cottarelli dovrebbe essere sostenuto con sottoscrizione popolare. Sarebbe necessario che tutti ci mettessero la faccia.

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  4. La proposta in se è buona, ma anche se passasse legge troverebbero il modo di aggirarla. Troppe volte ho sentito dire di certe spese pubbliche che "secondo uno studio economico, favoriranno un aumento del gettito fiscale pari a millemila trilioni di euro, pertanto sono da considerare un investimento che verrà recuperato negli anni a venire". E invece il gettito fiscale è rimasto invariato e "l'investimento" si è trasformato in una perdita per le finanze pubbliche.

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  5. Penso che il disegno di legge di Cottarelli sia sicuramente molto articolato e son sicuro abbia studiato anche i pesi e contrappesi per evitare vie di fuga e "magheggi" di vario genere. Speculatori, "finanzieri creativi" , gatti e volpi son sempre in agguato e, di certo il Professore Cottarelli ne è consapevole .

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  6. Diciamo pure che le promesse fatte in campagna elettorale ormai superano il ridicolo. Basta guardare cosa diceva la Meloni sui migranti, sulle accise della benzina, sulle commissioni bancarie, etc... È molto facile stare all'opposizione e spararne di tutti i colori pur di avere il consenso degli elettori. Il problema sono proprio gli elettori che ogni volta ci cascano. Il fatto è che molti noi, soprattutto in termini di materia economica, siamo a digiuno delle realtà complesse e diversificate che affollano il mondo. La gente basta che sente, " abbassiamo le tasse", " eliminiamo la legge Fornero" e pensa che il gioco è fatto.

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    1. Tocchi una nota dolente. Purtroppo è anche la gente che non capisce che le cose non possono esser fatte con un colpo di bacchetta magica. Ogni provvedimento richiede approfondite analisi di fattibilità e poi i soldi per fare le cose ci devono essere. Se non ci sono non si può fare niente. Questo tanti non lo vogliono capire e, alla fine si sentono traditi. La verità è che non hanno ragionato e si sono fidati di personaggi che son solo degli imbonitori che agiscono per il loro tornaconto. Poi, tra la gente, c'è pure chi certe cose non se le beve ma manda determinate persone al potere per le promesse e i favori che riceve a titolo personale. È triste dirlo ma, se la politica è quel che è, dipende anche dal fatto che è lo specchio dell'elettorato.

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  7. E' bravo, Cottarelli, ma la sua spending review non l'ha filata nessuno, perchè i politici di ogni casacca preferiscono le soluzioni facili e popolari

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    1. Come si dice spesso certa politica cerca di affermarsi "parlando alla pancia del paese." Offrono soluzioni facili a problemi complessi, fan credere che siano gli altri a complicare la vita e così vanno avanti sinché i nodi, inevitabilmente, vengono al pettine.

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  8. Cioè, sarebbe più come presentare le leggi in Parlamento invece di farlo agli elettori. A me piacerebbe che fosse così, poiché adesso più che "faremmo questa legge" dovrebbero dire "ci piacerebbe fare questa legge ma non sappiamo se sarà possibile", che infatti è quello che dicono (solo che sicuramente sappiano già se può farsi o no).

    podi-.

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    1. La gente ha capito che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Anche la politica dovrebbe entrare in questo ordine di idee.

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  9. La proposta di legge di Cottarelli credo onestamente che sarebbe la prima a non venire realizzata se, paradossalmente, esistesse le legge che auspica Cottarelli stesso. La ritengo impossibile da attuare: una mia idea può sembrare buona ora e non più valida per sopraggiunte problematiche esterne in un secondo momento e viceversa. Vedo, inoltre, in questa proposta un pericolosissimo elemento o arma di censura. Con la scusa di sostenere che un certo progetto non sia realizzabile, cosa che potrebbe sembrare così per lui mentre un altro ti potrebbe sostenere e motivare convintamente il contrario, vedo molto concreto il rischio di iniziare a bollare come fake - ideas e fake - programs i punti cardine di una proposta politica dell'avversario, quindi poi ricorrere ancora alla giustizia intasandola ulteriormente, perdendo di vista l'aspetto più importante: non è primario demonizzare le idee dell'avversario politico, fossero anche bislacche, ma lo è invece portare in campo le proprie proposte. Si deve scegliere il programma che ci convince di più non invece un Contro-Programma fatto soltanto di dimostrazioni negative sull'altro programma: Gli italiani vogliono cmq riposte e proposte e non gliene importa nulla che arrivi il Fuentes di turno a stoppare tutto per sospetta idea bislacca sul programma X.

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    1. Non credo sia una demonizzazione delle idee dell'avversario. È un po' come un'analisi del merito creditizio prima della concessione di un fido bancario . Si richiede semplicemente al proponente di dimostrare la fattibilità di un programma. Se non ci riesce non se ne fa niente e si evita, come invece accade, di raccontare favole agli elettori. Se questa legge non si farà è perché, come al solito, la mala politica impedirà di attuarla.

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  10. Il problema che tanti continuano a votare le stesse persone, che promettono tanto, ma realizzano poco.

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    1. La ricetta di seminare gli zecchini d'oro nel campo dei miracoli funziona sempre e poi ci sono anche quegli elettori che, quanto a disonestà, sono alla pari coi politicanti. Purtroppo la cattiva politica della quale ci lamentiamo non è altro che l'immagine riflessa della volontà dei votanti.

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  11. Come utopia mi pare fattibile

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    1. "Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero." A. Einstein.

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  12. Non mi dispiace che ci sia un pizzico di trasparenza in più in modo che le sfide politiche siano veritiere. Ma ci sono pericoli fattibili di interpretazioni errate, come indica anche Daniele, potrebbero esserci problemi di limitazioni di libertà ed opinioni.
    Non so, sarebbe bello se il tutto si svolgesse onestamente e senza false ilusioni ma la vedo comunque dura.
    Grazie Fabio della notizia su Cottarelli che non conoscevo. Abbraccio.

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    1. Quello che si richiede è che, chi fa una promessa, si prenda la responsabilità di attestarne la fattibilità. Non va bene che si faccia una promessa, sulla base di questa si venga eletti e poi si dica "non si può fare perché non ci sono i soldi". Il pericolo maggiore è quello di carpire il consenso delle persone con promesse irrealizzabili. La proposta di Cottarelli ha il merito di sollevare il problema e di iniziare ad individuare una soluzione . Quando una persona va in banca a chiedere un mutuo gli si richiede se ha un reddito, se ha altri debiti e dei mezzi propri per pagare il corrispettivo non coperto dal finanziamento. Si richiede , in sostanza, al mutuatario di dimostrare la propria solvibilità e, se questa non sussiste, il mutuo o il prestito non vengono concessi.. Per analogia è giusto che anche i politici dimostrino di essere in grado di adempiere alle loro promesse e che, gli elettori non in grado di valutare il realismo di una proposta, vengano messi in condizione di non essere imbrogliati. Problemi di limitazioni della libertà e delle opinioni non ne vedo. Esiste invece un problema di trasparenza che deve essere assolutamente risolto.

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  13. Credi che ciò che hai scritto sia importante da attuare, per una maggior chiarezza verso gli elettori. Saluti. Buon week end.

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    1. Sicuramente ci sarà molto da lavorare su questa legge. Gli stessi promotori, con certezza, staranno cercando di affinarla. Poi, ammesso che la cosa vada avanti, ci sarà il vaglio di Camere e/o commissioni parlamentari. Qui non sarà un cammino facile anche perché i Cetto Laqualunque adusi a promettere "più pilu per tutti" si opporranno e non vorranno perdere ,di certo, la possibilità di fare campagne elettorali senza regole in cui puoi promettere quel che vuoi in base al principio "Passata la festa gabbato lu santu".

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  14. Purtroppo la vecchiaia mi ha insegnato a non fidarmi definitivamente di nessuno. Avere da fare con le istituzioni è diventato sempre più difficile. Non tengono mai conto del parere dei cittadini e con arroganza ci trattano con sufficienza, anche quando sanno che le nostre lotte sono giuste. La legge di cui parli è interessante ma ci sarà qualcuno che troverà dei cavilli per aggirarla. Serena serata.

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    1. Ti ringrazio per esser passata. Purtroppo nel nostro paese c'è un rifiuto fobico per le regole. Non escludo che qualcuno, fatta la legge, trovi tempestivamente il modo per aggirarla e ingannare i cittadini. Il pessimismo sorge spontaneo, ma il fatto che si parli di questo problema, che se ne abbia consapevolezza è, di per sé, una cosa positiva.

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  15. Se ho ben capito Cottarelli vuole obbligare i partiti a specificare come intendono finanziare le loro promesse elettorali aumentandone la trasparenza,in modo da evitare programmi che integrano promesse che poi non vengono mantenute perché mancano i soldi.


    Forse è questa una delle tante motivazioni per cui non voto nessuno, soprattutto dal momento in cui i programmi che più ci interessano sono quelli che ci rappresentano attraverso il denaro e l'importanza che diamo a questo dio!

    Trasparenza?? ...qualcuno mi spiega cosa voglia dire dal momento in cui quasi nessun commentatore qui ripone fiducia , sarà mica collegato verso una qualità di "animo umano" che antepone l'Essere
    schietto, sincero, incapace di finzioni, ipocrisie, colui che lascia trasparire quello che pensa mettendolo in pratica?

    A me interessa poco e per nulla la trasparenza materiale se in primis
    quella spirituale è stata oscurata,annullata...

    Grazie per le riflessioni che il suo scritto ,mi ha permesso di fare.

    Buona serata

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    1. Se dicessi che trasparenza significa esser chiari rischierei di cadere in una tautologia. Tuttavia credo che "esser trasparenti" significhi essere visibili, non velati, non occultati. Avere il coraggio di mostrarci per quel che siamo e non per quel che sembriamo. Avere il coraggio di dire se realmente abbiamo la possibilità di realizzare quel che proponiamo, oppure, se stiamo ostentando il più classico specchietto per le allodole. Per molte aziende o enti la trasparenza è da tempo un obbligo con tanto di gravi sanzioni in caso di inadempimento. Un obbligo che impone di metter subito le carte in tavola su costi, obblighi, condizioni ed eventuali clausole vessatorie. Sarebbe ora che quest'obbligo riguardasse finalmente anche la politica.

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  16. Su questo argomento suggerisco la lettura della risposta che il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana dà ad un suo lettore . Il pezzo si intitola:"Promesse politiche vane: c'è un modo per fermarle? Fontana auspica uno strumento ad hoc. Unica pecca: dimentica di dire che il Senatore Cottarelli ci sta già lavorando.

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