Essere Antifascisti.



Con l'approssimarsi del 25 aprile mi son interrogato sul senso di questa affermazione e così ho cercato di definirne il significato. Essere antifascisti vuol dire amare la democrazia e la tolleranza e perciò esser contro ogni forma di costrizione praticata con violenza fisica o morale. Significa condannare senza riserve l' omicidio politico, lo stragismo e la tortura. Vuol dire essere a favore della libertà di espressione e di stampa, nonché della libera circolazione delle persone e delle idee, senza pregiudizi, muri o cannoniere che possano in qualsiasi modo impedire il cammino degli uomini. Essere antifascisti significa aver coscienza dell'eguaglianza fra gli esseri umani e aver consapevolezza che l'incontro fra ogni sorta di diversità può essere per tutti una grande occasione di arricchimento intellettuale. Significa, fra le altre cose, promuovere la pace, senza negare agli aggrediti e agli oppressi il diritto a resistere per scacciare aggressori e tiranni, per poi progettare una società solidale che garantisca a tutti progresso, parità di diritti, libertà e benessere. Credo sia questo lo spirito dell'antifascismo. L'essere a favore di tutti quegli ideali e opportunità che il fascismo, assieme al nazismo, ha invece negato facendo ricorso ad oppressione e violenza. Perché è questo che la storia ci insegna e che solo chi è in malafede può azzardarsi  a negare. Essere antifascista non significa, infine, appartenere a questa o quella forza politica. Significa essere liberi al punto di saper riconoscere i propri errori e, se del caso, non fare uno ma dieci, cento, mille passi indietro. Basta abbracciare e praticare gli ideali che ho sopra esposto e non aver remore  o riserve nell' affermare d' essere antifascisti.

Commenti

  1. Ci sono molti partiti - anche in Spagna - che dicono non avere niente a che vedere con il fascismo ma non lo condannano, sembra che la condanna bruci i che diventassero direttamente comunisti... Allora??

    podi-.

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    1. Infatti, non basta dire noi siamo una cosa diversa dal fascismo. Bisogna anche riconoscerne gli errori e i crimini. L'espressione " non rinnegare non restaurare" di almirantiana memoria e, di recente, ripresa dalla Meloni denota quelle remore e riserve delle quali parlavo a fine post.

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  2. Il partito della Meloni ha la fiamma del MSI.
    Si guarda bene dal condannare il fascismo e Mussolini. Perderebbe moltissimi voti.
    Ha tirato fuori il lemma *patriottismo* che nel reale significa sovranismo e competizione con gli altri Paesi. È amica di tutti i partiti neofascisti del mondo.

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    1. Secondo me non vede aldilà del suo naso. Anche Giancarlo Fini, oggi, l'ha invitata a cambiare registro e credo non sia il solo nell'ambito della destra. Quei termini che usa e che tu ricordi sono il segno di una persona che si arrampica sugli specchi .

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    2. Volevo scrivere Gianfranco e non Giancarlo.

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  3. Un 25 aprile con un governo di ex-fascisti (ex?) non me lo sarei mai aspettato. E penso ai partigiani, i pochissimi che sono rimasti.

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    1. Purtroppo molti hanno perso la memoria del XX secolo, delle lotte partigiane e delle conquiste del lavoro. Ne stiamo patendo le conseguenze già da prima di questo governo.Speriamo che le forze alle quali è stato demandato il compito di fare opposizione, assieme ai cittadini difendano la Costituzione che è l'unico bene che ci rimane. La Festa della Liberazione va sempre celebrata perché è un valido sostegno alla memoria storica.

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  4. Purtroppo date le condizioni materiali attuali per moltissimi di noi il 25 aprile e ciò che rappresenta suonano come vuote parole per una ricorrenza sclerotica... proprio quando in Italia e nel Mondo valori come questi andrebbero difesi e rilanciati.

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    1. Il problema sta nell'aver perso la memoria di quel che fu il fascismo o, peggio, di aver voluto ingenerare strumentalmente l'oblio. Bisognerebbe tornare a parlare di come avvenne la presa del potere da parte di Mussolini, della persecuzione nei confronti degli oppositori, degli omicidi di Matteotti, dei fratelli Rosselli, di Don Minzoni e di tanti altri. Della morte di Gramsci e Gobetti, la cui responsabilità è da attribuire al fascismo. Non bisogna poi dimenticare le leggi razziali e la folle guerra al fianco del nazismo. Ci furono poi la Resistenza e la Liberazione ma lo stragismo fascista e il golpismo si son fatti sentire anche dopo la liberazione. Se questo è stato possibile è perché il pericolo fascismo è sempre stato sottovalutato da chi avrebbe dovuto arginarlo e anche per il fatto che la stessa destra non è mai stata capace di fare autocritica e di cambiare. In questi giorni che precedono il 25 aprile il dibattito e i discorsi sul fascismo e sulla Liberazione sembrano essere tornati all'ordine del giorno, anche grazie alle corbellerie esternate da alcuni rappresentanti di un governo che sta dimostrando tutta la sua pochezza. Una buona occasione per tornare a parlare di democrazia, solidarietà, giustizia sociale e di tutti i valori portati avanti dalla lotta partigiana.

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  5. La cosa triste è dover ancora inneggiare con forza all'antifascismo. In un mondo sereno, cosciente, responsabile non dovrebbe essercene più bisogno. Invece dobbiamo far notare a certa gente, tanta, troppa gente.. che sono fuori della Storia, fuori dal mondo, fuori dalla logica.

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    1. Sinché ci sarà bisogno dovremo rimarcare queste cose. Non vedo segnali di miglioramento e penso bisognerà stigmatizzare certi comportamenti per molto tempo ancora.

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  6. Mai come adesso, bisogna rilanciare certi valori.

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    1. La Festa del Venticinque Aprile è poi un baluardo della memoria che va difeso e tramandato.

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  7. Standing ovation! Essere antifascisti o fascisti non dipende per forza di cose dall'appartenenza ad un partito o area politica, ma dipende se quel partito o quell'area politica è fedele ai principi antifascisti da te straordinariamente ed in modo esaustivo riportati qui in questo tuo post. Ecco perché quanto fatto da Speranza, i governi Conte e Draghi, le sospensioni per un vaccino che tale non era, e gli atteggiamenti denigratori e discriminatori nei confronti di chi non ha voluto inocularsi quel siero, sono tutti comportamenti fascisti anche se sulla carta provenienti da aree politiche e partiti di pseudo sinistra. Il fascismo non è a destra o a sinistra, il fascismo è ovunque non si rispettino quei principi antifascisti da te pubblicati in questo tuo post.

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    1. Quel che volevo sottolineare, soprattutto, è il fatto spesso trascurato o capziosamente sottaciuto che la Resistenza non fu ad esclusivo appannaggio di socialisti e comunisti, ma coinvolse forze repubblicane, liberali, laiche in genere e cattoliche. Fu una lotta corale che coinvolse operai, impiegati, imprenditori e professionisti. Tutte questi esponenti della società furono poi artefici della Costituzione. Quel che si richiede alla destra è di abbandonare una volta per tutte la nostalgia fascista. Come ben sai non condivido la teoria della "dittatura sanitaria" ma son convinto, da parte mia, che gli ideali antifascisti debbano essere praticati in concreto e non solo declamati .Qui spetta ai singoli di fare seguire alle parole i fatti.

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  8. Ciao, Fabio! Decisamente importante questa celebrazione, oggi più che mai come ha già risposto qualcuno. Trovo anch'io questo voltarsi dall'altra parte di tanta destra una cosa oscena. Non so come sia possibile che non riescano a prendere le distanze dal fascismo. Allora dimostrano di esserne ancora l'incarnazione, bastasse il 25 aprile, ma lo dimostrano in tante parole e atteggiamenti da duci della domenica.

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    1. Il problema è che certe cose come la "teoria della sostituzione etnica" sono presenti nel loro programma. Dicono scientemente quel che credono e son convinto che mai cambieranno.

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  9. In effetti il problema storico del nostro paese a livello politico è che manca una destra antifascista. Il sistema parlamentare dominato dalla frammentazione partitica rende obbligatorie le coalizioni, e pur di raccattare più voti possibile i partiti si allegano anche con quelli più estremisti.
    Resta il dato degno di riflessione che nell'attuale maggioranza il partito post-fascista non è il meno rilevante numericamente ma, al contrario, quello con maggioranza relativa. Ci vorrebbe un partito di centro che riuscisse a mettere insieme i voti dei moderati lasciando fuori dal governo i gruppi più anti-liberali, ma come si può immaginare uno scenario del genere se il moderato italiano medio sembra più attratto dalla Meloni che da un'ipotetica destra non populista?

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    1. Quello che non riescono a capire è che si può essere molto conservatori mantenendosi democratici. I Conservatori inglesi, con Winston Churchill, hanno combattuto il nazi-fascismo così come Charles de Gaulle e i suoi seguaci che non erano certo gente di sinistra. Una via democratica al conservatorismo esiste ma, evidentemente, non hanno la lungimiranza di andare a cercarla. Ai tempi di Fini ci fu un tentativo del genere ma, a quanto pare, si è preferito tornare indietro, parlando alla pancia e non alla testa del paese. Si comportano come se fossero all'opposizione e non al governo perché non hanno personalità e capacità di governare. Purtroppo questo governo è lo specchio di un paese che ha perso la bussola anche per colpa della sinistra e dei sindacati, sempre meno presenti nei posti di lavoro e nella vita sociale. Hanno lasciato spazi vuoti a favore di chi ha saputo cavalcare la rabbia del paese ma che, praticando certe politiche, rischia, come più volte è accaduto, di farlo schiantare.

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  10. Condivido in toto il tuo pensiero, Fabio. Questo 25 aprile non sarà come tutti gli altri. Io trovo assurdo che la destra post-fascista sia al potere e soprattutto trovo inaccettabili gli insulti ai partigiani e al 25 aprile. C'è un tentativo di riscrivere la storia, una cosa allucinante, ma la gente è troppo presa dal grande fratello o dall'isola dei famosi per potersene rendere conto. L'ignoranza purtroppo dilaga.

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    1. Non so se ti ricordi quando Berlusconi faceva le sue tirate anti- comuniste (che poi, allora, chi era di sinistra aveva abiurato sino ad annullarsi) Si rivolgeva alla sinistra dicendo "siete e rimarrete irrimediabilmente comunisti." Bene. Adesso la frittata si è rivolta. Sono loro che devono abiurare il fascismo e i suoi crimini. Diversamente sono e rimarranno irrimediabilmente fascisti. La ruota gira ed è perciò che questo 25 aprile è molto più importante e anche più sentito del solito.

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  11. Sono d'accordo con te e , dato che nella nostra società si notano pericolosi ritorni agli ideali fascisti, bisogna ricordare e tenere alta la guardia. Saluti e buon 25 aprile.

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    1. La destra e la Meloni "anguillano" . Neanche la lettera al Cor-Sera della premier è risolutiva. O ccorre una posizione più netta per fugare ogni du bbio. Resistenza ora e sempre.

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  12. Essere antifascisti vuol dire continuare a difendere con tutte le nostre forze, la libertà donata da tanti uomini e donne che hanno lottato, pur sapendo di poter essere torturati e uccisi. Non sono scappati ma hanno combattuto e sconfitto il nemico,

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    1. Condivido pienamente. Dobbiamo ricordare sempre il coraggio e il sacrificio di chi, conducendo sul campo la lotta partigiana, ci ha donato la libertà dei nostri giorni. Difendere questa libertà e la Costituzione anti-fascista e democratica è dovere di tutti noi.

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  13. Parole assolutamente condivisibili. Essere antifascisti è soprattutto rispettare anche le idee altrui. Questo iper-capitalismo sta ricreando tante divisioni sociali e non va bene. Ieri ho rivisto tanta gente in piazza ed è un ottimo segnale ma il problema non è soltanto un governo molto di destra e un preoccupante atteggiamento revisionistico, è anche il progredire del pensiero unico.

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    1. La partecipazione di ieri ci consola. Molti sostengono FdI sia perché esiste una base oggettivamente fascista ma anche per sostenere quei privilegi che stanno creando, già da prima del governo di destra-destra, gravi divari sociali. A furia di diventare minimalista, la sinistra si è allontanata dagli ultimi e questi hanno trovato un interlocutore in chi sa parlare alla pancia del paese. I conservatori di centro e gli imprenditori si legano a FdI per mantenere la propria posizione di potere e privilegio. Si dice "ora e sempre resistenza" perché la situazione è difficile e non c'è nessuna volontà da parte di FdI di approdare ad un concetto di destra moderna. Ciò per convinzione ma anche per non perdere molti elettori. Questo sarà ancora più chiaro nel momento in cui cercheranno di manomettere la Costituzione.

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  14. Voglio aggiungere qualche riflessione sulla lettera della Meloni pubblicata sul Corriere della Sera. In linea di massima mi è sembrata fumosa, prolissa e non risolutiva . Parla di assenza di nostalgia verso il fascismo che è cosa diversa dalla contrarietà al fascismo e dall'antifascismo propriamente detto. Utilizza un termine desueto come "conculcati". Ammetto di essere dovuto andare a cercare il significato sul vocabolario perché sono abituato a dire "calpestati" con locuzione molto più semplice e piana . Quella espressione, utilizzata dalla Meloni e mutuata dagli atti del Congresso di Fiuggi pur corretta,non mi è sembrata adatta ad un discorso rivolto verso tutti . La cosa che colpisce maggiormente è l'uso del termine libertà in luogo di quello Liberazione. Sarebbe stato necessario affermare che senza l'azione di liberazione condotta dai partigiani oggi non ci sarebbe libertà. La lettera è ondivaga, ambigua e sgusciante. Il cammino da percorrere per la destra è lungo e dubito che verrà mai percorso.

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