"Tempi Moderni"...




... era un vecchio film di Charlie Chaplin nel quale le devianze del progresso la facevano da padrone. In cui il modernismo fagocitava la modernità e, con essa, i più deboli e derelitti. Spesso si usa l'espressione "tempi moderni" con una vena di moralismo e quasi a significare che "il buon tempo andato" era meglio del presente. La verità è che, così facendo, si rischia di dimenticare che "la natura non fa salti" e, spesso, ci trasciniamo nel presente e nel futuro quei difetti e quelle magagne del passato che ci fanno comodo e delle quali, per convenienza o altro, proprio non vogliamo liberarci. Non dobbiamo sopravvalutare il passato e  condannare a priori il presente che è sotto le nostre mani e che, perciò, abbiamo il potere di migliorare. Sempre che la nostra volontà sia quella di andare avanti e  non di dare, come spesso accade, "un colpo al cerchio e un colpo alla botte".

Nella foto introduttiva, la locandina del film "Tempi Moderni."


Commenti

  1. Il comico se valido è sempre problematico,di recente ho visto mr. Bean che evidenzia in modo divertente, le magagne più recenti.
    Ma sono d'accordo con te: la satira della vita odierna non deve essere retrograda.

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    1. Certo. Il passato è passato. Può insegnarci qualcosa ma il mondo cambia e non potrà più essere come prima.

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  2. Non c'è dubbio. Il film di Chaplin ironizza sulle condizioni di lavoro in una catena di montaggio in cui l'uomo è ridotto a essere un ingranaggio aggiuntivo della macchina, ma gli operai di fabbrica erano figli di braccianti che, in epoca pre-industriale lavoravano nei campi dieci/dodici ore al giorno per ricevere come paga un sacchetto di grano (racconto biografico di una signora che ha lavorato come domestica da mia zia quando io ero bambino, quindi non si parla del milleottocento ma degli anni trenta del secolo scorso... non esattamente un quadro idilliaco del "passato").

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    1. Infatti,nell'esaltazione del passato si rischia di cadere nella retorica. La nostalgia non ci deve obnubilare anche perché tendiamo a dimenticarci delle magagne del passato e a ricordarci solo delle cose che riteniamo buone e... magari non lo sono.

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  3. Ricambio la visita e mi dico pienamente d'accordo: la natura umana e la precarietà della vita sono realtà universali che si ritrovano in ogni tempo, oggi forse siamo semplicemente più informati (consapevoli?) di quanto succede nel mondo.

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    1. Abbiamo molti più strumenti che in passato. Molte più opportunità per acquisire informazioni e consapevolezza. Però c'è sempre una tendenza innata a non cogliere il senso dei fatti e la lezione della storia e così ogni progresso richiede tempi inenarrabili.

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  4. I tempi moderni sono, materialmente parlando, migliori. Moralmente non lo son, io non li ho conosciuti.

    podi-.

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    1. I tempi attuali, sotto un profilo materiale o economico, son caratterizzati da troppi divari sociali. C'è chi sta bene ma anche chi continua a star molto male. L'uomo è un essere che nella sua storia non ha mai avuto una grande moralità. Forse è per questo che non possiamo dirci soddisfatti né del passato né del presente. Il futuro è nelle nostre mani ma, visti i trascorsi, non sono granché ottimista.

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  5. È un vezzo comune quello di rimpiangere il passato. Un modo per lamentarsi e fermare il progresso.

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    1. Molto spesso va proprio così. Le laudi del passato e il biasimo verso il presente si accompagnano, talvolta, ad un atteggiamento conservatore e non certo costruttivo.

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  6. Saper apprezzare, con equilibrio, le cose positive di ogni periodo....Un saluto,silvia

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    1. Si, bisogna saper distinguere, con la consapevolezza che quel che è stato difficilmente si può ripetere .

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  7. Vero, esiste chi sempre sistematicamente dice "Si stava meglio quando si stava peggio" che poi sarebbe appunto " Si stava meglio un tempo ". Va però altresì detto che in un mondo come quello "moderno" di oggi, dove non ci si impegna molto a tentare di migliorare la vita attuale, dove la gente nega l'evidenza dei fatti e si fida solo e sempre di quello che le raccontano i media allineati, beh alla luci di questo cadoux possiamo pure, per una volta, unirci ai soliti e simpatici nostalgico - vintage 😊

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    1. Il problema è che, alla fine fine, il mondo non cambia mai. Si porta dietro i vecchi difetti in forma riveduta e corretta e magari la versione precedente ad alcuni piace di più. Spesso, poi, l'immagine del passato diventa sbiadita ed ecco che ci troviamo a lodare "il buon tempo antico" che poi tanto buono non era.

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  8. Il passato avrà avuto i suoi aspetti negativi e quelli positivi, ma, ormai, non c'è più. Cerchiamo di migliorare il presente, il nostro e quello di chi ci sta accanto . Il nostro tempo è caratterizzato da indifferenza, egoismo, disuguaglianze sociali, media che fanno la loro parte! Per quanto ci è possibile, cerchiamo di impegnarci, nel nostro piccolo, senza bisogno di grandi cose, di impegnarci per qualche cosa di buono. Saluti.

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    1. Hai ragione. In fondo sarebbe sufficiente un piccolo contributo da parte di tutti. Non ci sono leader né persone onnipotenti per migliorare il nostro presente e il nostro futuro. Nessuno può fare miracoli. Occorre, invece, l'impegno di tutti. Nella consapevolezza che il passato è passato.

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  9. Alla fine ogni epoca hai i suoi lati brutti e se riflettiamo con attenzione scopriremo che non sono mai esistiti dei bei tempi.

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    1. La storia umana è caratterizzata da luci ed ombre. Bisogna saper cogliere le une e le altre. Gli antichi parlavano dell'età dell'oro raffrontandola a quello che per loro era il presente. In realtà commettevano lo stesso errore di noi moderni quando ci mostriamo nostalgici verso il passato e deprechiamo senza remissione il presente.

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  10. Se i bei tempi andati fossero stati così belli, non se ne sarebbero andati, penso io.
    Il film molto bello

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  11. Infatti. I tempi andati possono esser belli solo per chi non ha memoria. Di bei tempi mi sa che non ne abbiamo conosciuti. Il film poi ci insegna che non bisogna farsi prendere la mano neanche dal modernismo esasperato.

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  12. Tempi moderni...film capolavoro che mi hai fatto tornare in mente e che voglio assolutamente rivedere! Sono d'accordo con quanto hai scritto, c'è del buono sia nel presente che nel passato e così il suo contrario. A volte forse alcuni aspetti del "tempo che fu" mi inteneriscono, ma per altre cose non tornerei di certo indietro. Anche solo rispetto all'educazione dei bambini, argomento che mi tocca molto, pensiamo che in un passato non troppo passato molti maestri a scuola usavano le bacchette sulle mani, coercizioni e umiliazioni di vario tipo, non proprio "salutari" per la psiche...

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    1. Indietro non tornerei mai, non solo perché il passato aveva le sue belle magagne ma anche perché non avrei il coraggio di riprendere il cammino daccapo, che, a sessant'anni suonati percepisco come molto faticoso. Il film è in classico del cinema e rivederlo è sempre un piacere.

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  13. Capolavoro di Chaplin! Certo però che pensare a tempi moderni proprio adesso qui in Italia fa rabbrividire! Stamo vivendo secondo me il peggior periodo politico con la peggiore destra mai vista dal dopoguerra, e più che tempi moderni mi sembra che stiamo piano piano tornando a un secolo fa. Affermazioni dei ministri che fanno ribrezzo, citazioni del 1930 da parte di personaggi in vista, azioni repressive a non finire, disumanità e ora quest'ultimo richiamo alla sostituzione etnica! Caro Fabio, scusami se ho fatto questo commento qui, ma so che tu mi puoi capire! Ti abbraccio

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    1. Sono pienamente d'accordo. Più che di tempi moderni possiamo parlare oggi di tempo presente e, purtroppo, il nostro è un tempo di regresso. Il progresso e la modernità son ben altra cosa.

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