Dedico questa pagina a quelli che lo sport lo praticano e lo esaltano con guizzi di fantasia, coraggio e memorabili gesta atletiche. A chi sfiata, senza gloria, sui campi sportivi di periferia o su strade polverose. A chi gioisce per la vittoria e a chi accetta la sconfitta nell'attesa di una rivincita. Scrivo per quelli che, nello sport, han ritrovato la forza, dopo un accidente che sembrava averli messi all'angolo e per chi, praticando lo sport, ha perso la vita. Per quelli che raccontano lo sport, portandolo nelle nostre case. Facendo sussultare i nostri cuori per l'emozione. Per quelli che, con la loro penna, la macchina per scrivere o la tastiera del computer han trasformato la cronaca in leggenda. Penso anche a quelli che lo sport, ormai, non lo praticano più, ricordano i bei tempi e trepidano sempre per i loro campioni. Non voglio dimenticare, infine, quelli che lo sport non lo hanno mai praticato, per pigrizia, disinteresse o altro e... proprio non immaginano quel che si son persi.
Nella foto introduttiva un ricordo di tanti anni fa col Giro d'Italia che passa sotto casa (foto dell'autore del blog).
Una volta il giro d'Italia era una festa.
RispondiEliminaUn salutone.
La speranza è che lo sport sia sempre vissuto come una festa. Vorrei vedere meno affarismo, esasperazione e che non dovessimo più parlare di violenza e teppismo come, purtroppo, anche oggi la cronaca ci costringe a fare.
EliminaHo una bici in cantina che ogni volta che apro la porta mi guarda e mi chiede "Ma quando mi riporti un po' al sole? Quando ti concedi un attimo per le tue gambe, la tua salute?", io abbasso lo sguardo, prendo altro e torno su dicendo che sì, devo farlo.. ma non lo faccio.. forse scriverne servirà.. forse..
RispondiEliminaVedrai che la riprendi, son sicuro. Prima o poi si cede all'irresistibile fascino della bici.
EliminaLo sapevo, cominciamo subito bene Fabio! Gran bel post! E, se me lo permetti, la fotografia e il contenuto mi hanno fatto pensare subito a una persona, che sta sempre nel nostro cuore: Marco Pantani! Non so se lo sapevi, ma il mio cantautore di riferimento, che come avrai letto nel mio blog è Claudio Lolli, gli ha dedicato questa canzone. A presto!
RispondiEliminaQuando ho scritto questo post volutamente non ho fatto nomi. Desideravo infatti di ispirare in voi il ricordo di chi ha esaltato lo sport e magari di chi lo ha praticato senza gloria ma con grande passione. Pantani è sempre nel mi cuore, così come Claudio Lolli, cantore dell'"angoscia metropolitana" ma anche di grandi sportivi come Pantani e anche Gilles Villeneuve.
EliminaGrazie Nico per essere passato a trovarmi.
EliminaGrazie anche a te di essere passato da me! Come ti ho scritto nella mia risposta, ti ho seguito subito e ti ho messo immediatamente nel blogroll Piedi di blogger. Secondo me visto che anche tu ami Lolli hai già intuito perché "piedi" 😉 Poi se deciderai di seguirmi ti farai siciuramente due risate perché il tab di chi mi segue si chiama così: "Si suppone che sappiano chi è Lolli" 😂 E poi mi citi i cantautori, Il postino, I cento passi...sei decisamente uno di noi! Grazie ancora 🤗
EliminaSon veramente felice, poi, quando torno a casa e riesco a lavorare sul PC ti inserisco nel mio blogroll. Aggiungo che anch'io amo il basket. Ho giocato a livelli bassissimi ma mi piaceva da matti. Né scriverò perche vorrei che lo sport comparisse più frequentemente nelle pagine di questo blog. Un salutone a te.
EliminaPiansi alle vittorie del Pirata in Francia.. commozione vera!
EliminaSi trattava di imprese leggendarie. Era il classico campione che gettava il cuore oltre l'ostacolo. Ha trascinato le folle come pochi.
EliminaW lo sport, quello vero e popolare.
RispondiEliminaChe ci diverte e ci fa star meglio in questa vita che, a volte, tanto bella non è.
EliminaInfatti io inquadro subito quelli che "ah, io il calcio non lo seguo, è uno sport per mercenari dove ormai contano solo i soldi": classici qualunquisti che vogliono solo darsi arie con una frase fatta, perché se ti piace il calcio "puro" ci sono centinaia di squadre che giocano in eccellenza regionale i cui giocatori sono davvero dopolavoristi che praticano il calcio per passione. Per non parlare dei tanti ciclisti e podisti dilettanti che partecipano alle gare amatoriali solo per l'ebbrezza della competizione.
RispondiEliminaHo ricordi bellissimi del calcio giocato nei campetti di periferia e, prima o poi ne parlerò. Nel frattempo soffro per il mio Cagliari ma... per fortuna è tornato Mister Ranieri. Non so se ci riporterà subito in A , ma la sola sua presenza ha un inestimabile valore umano. Spero abbia la forza e il coraggio di restare.
EliminaGrazie lo hai dedicato anche a me, che ho praticato l'atletica leggera. Sono i ricordi più belli della mia vita. Le gare, rappresentare l'Italia all'estero, gli allenamenti quotidiani , i sacrifici per allora una ragazzina ma tante soddisfazioni e insegnamenti e la consapevolezza che lo sport mi ha aiutato a vivere meglio anche la quotidianità. Oggi sono anziana ma quando sogno, forse per gratificarmi, mi vedo alla partenza degli 800 metri, giovane con tante speranze. Comunque il mio motto è sempre lo stesso: lottare sempre, arrendersi mai e soprattutto: l'importante è migliorare anche se non si vince.
RispondiEliminaSerena giornata.
Felice che anche tu ti sia ritrovata tra i protagonisti di questo post. È proprio vero: nello sport, negli allenamenti incontri dei veri maestri. Gente che ti fa volare verso insperate vittorie ma sa farti accettare le più cocenti sconfitte. La vita è lo sport, in fondo, sono una cosa sola.
Elimina... e qui mi viene in mente Al Pacino nella sua interpretazione del coach in "Ogni Maledetta Domenica".
EliminaIl mio allenatore è stato in faro, un maestro di vita che ricordo sempre.
EliminaPraticare uno sport fa molto bene!
RispondiEliminaSono d'accordo. Lo sport ci aiuta a vivere meglio e ci dà anche la misura delle nostre forze fisiche e mentali. Comunque mai cercare di forzare e andare oltre i propri limiti.
EliminaA volte,come ben sai, lo sport può essere una rivincita; in questo periodo forse sono le donne che ci danno le soddisfazioni più grandi,ma lo sport è anche utile perché,con i dovuti accorgimenti, si può praticare ad ogni età e,quando le manifestazioni sportive sono valide, è un centro di interesse che ci distrae un po' rispetto alle vicende quotidiane.
RispondiEliminaSon d'accordo: lo sport può anche tirarci fuori da brutte situazioni e favorire il riscatto sociale ed è bello che la presenza femminile nello sport sia un fatto acquisito e non un fatto marginale come un tempo. Lo sport ci distrae un po' da tante cose e, di questi tempi, ce n'è davvero bisogno.
EliminaOgni sport, racchiude un particolare fascino e una simbolica emozione, che è bello vivere...
RispondiEliminaUn saluto,silvia
Ce n'è per tutti i gusti e tutte le inclinazioni. Ogni tanto ne inventano pure di nuovi. Si pensi al padel del quale, sino a qualche anno fa, non si sentiva parlare. Anche a te un salutone.
EliminaTu pensa che anche io a volte cedo al calcio...! :)
RispondiEliminaComunque, lo sport è qualcosa di pulsante e vitale!
Moz-
Non si può resistere a un colpo di genio di Messi, ad uno scatto bruciante di Mbappe o ai colpi di stile di Di Maria. Il calcio affascina e poi, nel mondo del giornalismo, è stato esaltato da superbi cantori.
EliminaMhhh no, non mi piace. Cedo però per le grandi finali :D
EliminaMoz-
Bellissime parole, lo sport nonostante anche al suo interno, almeno in certi ambiti sia eccessivamente dominato dai soldi, resta magia. Una storia, un sogno, un dribbling, un arrivo in salita, uno scatto felino sui 100 o una maratona infinita, un salto in lungo per sognare atterrando con i piedi per terra ma vincenti ed uno in alto per toccare il cielo. Immagini, voci, momenti che ti restano per sempre e faranno sempre parte di un tuo ricordo personale. Hai postato una foto sul ciclismo: non posso non ricordare Gimondi, Saronni, Moser, ma chiudo gli occhi per un istante la prima immagine pura ed eroica che mi compare è quella di un uomo solo, pelato, in salita, imbattibile, unico, Pantani.
RispondiEliminaQuando dovevo scegliere la foto per questo post ero indeciso se utilizzare questa o quella del passaggio della borraccia tra Coppi e Bartali. Alla fine ho deciso per quella che vedete perché pescava nell'anonimato di un gruppo ed era più vicina ai nostri tempi. Ti ringrazio Dani per aver ancor più arricchito col tuo bel commento le nostre riflessioni sullo sport. Un salutone a te.
RispondiEliminaBel post Fabio, dedicato quindi, direi ai veri sportivi, non a coloro che praticano sport soltanto perchè fanno soldi o con lo scopo non molto nascosto di diventare famosi, ma per coloro che amano davvero lo sport che praticano e danno l'anima. Non sono tanti, questo tipo di sportivi purtroppo, e più passa il tempo meno ne restano, tuttavia qualcuno ancora c'è. Quelli sono gli sportivi che mi piacciono. Buona primavera e serena continuazione di settimana
RispondiEliminaSono d'accordo: lo sport è, prima di ogni altra cosa, divertimento, svago e sana competizione. Quando ci son queste cose c'è la passione. La passione tende a diminuire quando lo sport diventa lavoro. Lì può intervenire lo stress e l'ansia di guadagno e, allora, si rischia di perdere la fantasia.
Eliminaio ormai trepido più che altro per lo sport quello sgangherato di periferia. Mi pare più sangue e polvere e cuore
RispondiEliminaSono d'accordo, anch'io ricordo ancora le sbucciature sui campi in terra battuta. Sull'erba non ci ho mai giocato. Però mi son divertito da matti, forse anche più di tanti che hanno fatto dello sport una professione.
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