L'America di Elvis

 


L'America ti attrae. Come una calamita. Ti affascina, ti strega e, in men che non si dica, ti delude. L'America ti coinvolge. Non  lascia nessuno indifferente. Può fare di te un re ma anche un pezzente. L'America non la puoi mai conoscere sino in fondo. Lei si lascia solo intravedere. Nella luce azzurra degli occhi di Elvis che sorge chiara dall'oscurità. Nella sua voce profonda. Figlia di un'anima nera. Nel suo dimenarsi infernale. L'America non ti regala mai niente. Sembra assecondare i tuoi sogni, ma  tutto quel che concede, si fa pagare con gli interessi. L'America ti osserva, ti studia con l'occhio volpino di un intrigante impresario. Ti blandisce ed esalta.  Ti incorona Re del Rock and Roll ma fa del tuo regno una prigione dorata. Forse vorresti fuggire. Andar via lontano. Ma la strada finisce e, solo allora, capisci d'esser stato tradito.

Questo post è stato ispirato dal film "Elvis". Nella foto introduttiva, la locandina del film "Jailhouse Rock".

Commenti

  1. L'America ha tante contraddizioni. Oscilla tra il meglio e il peggio. Noi italiani abbiamo il difetto di scegliere il peggio.
    Elvis è un ragazzo timido con una necessità evidente di essere protetto.
    Salutone Fabio.

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    1. L' America, un po' come tutte le cose, va vista con freddezza. Senza farsi abbagliare, ma anche senza pregiudizi negativi. Difficile comprenderla perché è una realtà grande e complessa . Facile esserne travolti, come accadde ad Elvis ma anche a tanti altri.

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  2. Ma sai che ci stavo pensando proprio in questi ultimi giorni? Il mito dell'America, così vivo, pulsante ed affascinante... E che è pronto a deluderti alla prima occasione utile. Anche se, come dici tu, non bisogna accostarsi ad essa con pregiudizi negativi. E' un insieme di culture diverse e, come tale, ogni tanto, "scoppia".
    C'è qualcosa, però, che amo dell'America: la cultura dei nativi. Ne sono da sempre affascinata, anche se immagino che di quel che vi era di originale in quelle culture sia rimasto ben poco.

    Comunque Elvis era tanta roba.

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    1. I nativi ne hanno passato di tutti i colori: massacrati e umiliati. Vittime della legge del più forte. Elvis? Un grande che poteva anche avere di più dal suo successo se non fosse caduto nelle grinfie di un manager senza scrupoli e dedito al gioco d'azzardo.

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  3. Non ho visto il film, però conosco la storia di Elvis. Credo che, più che l'America, nel suo caso la colpa sia stata del destino. Diventa famoso nel giro di un anno e muore sua madre, potrebbe avere qualunque donna che gli concederebbe tutto e invece si innamora dell'unica che ha un carattere così forte da non accettare di essere "solo" la moglie della star... Il destino gli ha concesso soldi e successo ma lo ha privato delle uniche cose che non si possono comprare: gli affetti famigliari. Avesse avuto meno successo, ma la mamma vivente più a lungo e una moglie sempliciotta, forse a gennaio avrebbe festeggiato il suo 88° compleanno.

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    1. Io conoscevo solo la sua musica ma non la storia che ho appreso grazie al film . Poi, una vita non accompagnata da affetti veri è terribile. Non si è goduto neanche l'infanzia della figlia e... L'infanzia dei figli passa in un lampo.

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  4. Un'ottima sfaccettatura, e osservazione, sull'America. Un saluto,silvia

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  5. Spero di poter vedere il film;hai ragione la sua vita rispecchia le contraddizioni di quella americana. I grandi artisti si scoprono a poco a poco quasi per caso e talvolta si comprendono le rispettive dimensioni a distanza di tempo.

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    1. Infatti, ogni uomo è condizionato dai tempi in cui vive e dalla società del suo tempo. Ci sono poi i condizionamenti individuali che derivano dai singoli coi quali ci rapportiamo. C'è chi ha la capacità di resistere. Chi invece resiste meno e soccombe. Elvis ha subito la negativa presenza del suo manager maneggione e, in più, non è stato capace di difendere la sua vita privata da quella professionale. Meglio poco abbienti e sereni che ricchi e disperati.

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  6. Sono d'accordo ! Credo che l'America sia proprio così e, per conoscerla bene, ci si dovrebbe stare per un pò. Io non sono mai stata in America ma non ci tengo ad andare. Saluti cari

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    1. È un paese difficile. Penso che fra un po' di tempo ci andrò. Sono curioso. Peraltro son d'accordo con te e preferirei non restarci. Con tutti i suoi difetti preferisco sempre il vecchio continente.

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  7. Non ho visto il film ma credo acuisca ancor di più le pene di Elvis.. sono stato solo a New York negli USA e devo dire che mi ha stregato, ma probabilmente vale come per quelli che vengono a Roma tre giorni e credono sia la più bella città del mondo.. da turista è sempre un'altra cosa.. anche se tanti posti lasciano brutta impressione anche se ci fai giusto un viaggetto.. però negli USA voglio tornarci..

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    1. La cosa che più mi ha impressionato è che Elvis , a causa dei problemi economici familiari, visse in un quartiere di neri. Lì assorbi la musicalità, i ritmi, la cultura e lo stile di quella parte di popolazione. Ebbe successo quasi immediato ma, come spesso accade, il successo travolge tante cose, compresa la famiglia e i figli. Aggiungiamoci un manager pasticcione e giocatore che lo relegò a cantare a Las Vegas quando avrebbe potuto esibirsi in tutto il mondo. Elvis poteva avere molto di più, ma la sua vita e la sua carriera son state manipolate e distrutte. Resta comunque una delle più grandi stelle dell'universo musicale. Un punto di riferimento per addetti ai lavori e semplici appassionati. Nel bene e nel male è un figlio dell'America.

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  8. Ho visto il film p mi è piaciuto. Non sono un fan degli USA. Dovendo visitare un posto sceglierei New York.

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    1. Anch'io inizierei dalla "Grande Mela", ma sono molto attratto anche dalle campagne. Sogno un viaggio itinerante da costa a costa. Son convinto che sia un paese affascinante ma anche estremamente contraddittorio. Difficile da cogliere in tutti i suoi molteplici aspetti.

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  9. Anch'io non ho mai amato l' America,un tempo amavo la Russia,ma ora non più...

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    1. Le grandi potenze ne fanno di tutti i colori pur di non farsi amare.

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  10. Un amico che ci andava per lavoro definiva gli stati uniti il paese che non si fa intaccare dalla cultura. Con le dovute eccezioni.
    Io pensando agli stati uniti penso al gatto e la volpe di pinocchio.

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    1. Hai ragione: c'è il rischio di farsi abbindolare (un po' come è successo ad Elvis col suo "colonnello"). Poi, negli Stati Uniti non c'è tanto da fidarsi nemmeno delle fatine dai capelli turchini. I grilli parlanti son pochi e la storia insegna che spesso vengono spiaccicati sul muro.

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  11. Questo è un post bellissimo, che mi fa tornare alla mente un post che scrissi sempre qui qualche anno fa, in cui riporto considerazioni che avevo fatto molto tempo prima...perché da quello che avevo già capito un po' simili io e te lo siamo, l'America è proprio così ❤️ Ecco qui il post.
    Spero ti piaccia, sia per le considerazioni che riporto, sia anche per la storia di vita che racconto! Ti abbraccio Fabio, buonanotte 🤗

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    1. Me lo sono letto ed è davvero interessante. C'è sempre un prima di aver visitato gli Usa e un poi. Io sono ancora al prima e, spero, a breve, di conoscere il poi. Di fare finalmente la mia esperienza americana.Di passare dal mito (in bene e in male) alla realtà. Un paese grande, ricco di tante cose ma che ancora su altre deve crescere perché non si smette mai di evolversi. Spero di vederla presto questa America. Un salutone a te

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  12. Un Paese pieno di contraddizioni, dove in alcuni stati ci sono leggi da pieno Medioevo.

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    1. Le contraddizioni dipendono dall'essere il paese grande e vario. Le diversità devono essere fonte di evoluzione e crescita, mai di discriminazione. Forse è questo quel che più deve essere affinato in America e...in tutto il mondo.

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  13. Elvis mi ha fatto sempre tenerezza perché nonostante le sue canzoni movimentate , i suoi occhi erano sempre tristi.
    Il modello americano non mi è piaciuto, sono italiana, orgogliosa di esserlo...nonostante tutto.

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    1. Anch'io ho sempre trovato un'ombra di malinconia negli occhi di Elvis. Penso avrebbe voluto realizzare qual cosa in più, uscire dal serraglio di Las Vegas. Certamente godersi di più la figlia e trovar più comprensione nella famiglia. Non credo sia bella come potrebbe sembrare la vita da star. Proprio vero che non è tutto oro quel che luccica.

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  14. Diciamo pure che l'America non è quel grande sogno che abbiamo sempre creduto, è tutto molto più difficile. È un paese in cui prevale culturalmente l'interesse personale, il proprio profitto. Forse tutti hanno la possibilità di fare successo, ma se il successo non lo sai raggiungere ci si dimentica perfino che esisti.

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    1. Io ripenso spesso a Guccini quando nella canzone "Piccola Città" parlava del "vuoto mito americano". Non esistono terre promesse. L'America è un terra ormai neanche troppo lontana e molta mitologia è ormai caduta. Tutti guardiamo a lei con disincanto.

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  15. Dovrò vedere il film. Tutti nella vita ci siamo lasciati coinvolgere da qualche mito americano culturale, soprattutto musicale, ma tanti sono i lati negativi del mondo yankee che purtroppo hanno preso piede da noi. Ci sono stato tre volte, affascinato dai paesaggi e spesso incredulo di fronte alle contraddizioni. E' una società complessa da cui però non sono mai stato attratto.

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    1. Gli Usa sono un paese naturalisticamente straordinario, sotto il profilo umano estremamente vario. Potrebbe essere un grande Luna Park con molte attrazioni ma anche con un gran tunnel degli orrori.

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  16. Vero, l'America penso sia piena di contraddizioni e di problemi, sempre di più se possibile negli ultimi anni. Sono d'accordo anche io con Anna Maria (Mirti) Neanche Io non sono mai stata in America ma non ci tengo ad andarci. Gli unici posti che sarei interessata a vedere sono i grandi parchi naturali sicuramente non sono interessata alle loro città anche se si trattasse di New York. Se dovessi poi essere, per qualche motivo, obbligata a scegliere tra Stati Uniti e Canada credo che opterei alla fine per il Canada. Buon fine settimana

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    1. L'America va bene per turismo, anche se tanti dicono di avervi fatto fortuna. Personalmente sto meglio qui, anche se la curiosità di conoscere quei luoghi è davvero forte. Conoscere, visitarli, appunto, ma poi tornare a casa. Un salutone a te.

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    2. Anche a me piace viaggiare, ma l'America mi attira poco, io sceglierei altri posti. In ogni modo viaggiare è bellissimo e ti apre la mente, oltre che farti scoprire molto di persone che hanno abitudini regole e idee diverse dalle tue. In ogni modo ti auguro di poter andare in America e di viaggiare il più possibile. Buona nuova settimana

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    3. Grazie, per me ogni viaggio è un'occasione di scoperta e di emozione. La notte prima della partenza non riesco a prendere sonno tanto è il desiderio di partire.

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  17. Allora ti auguro di riuscire ad andarci, poi ci dirai !! Buona domenica.

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    1. Ci passerà ancora un po' visto che avrò il nuovo passaporto solo a fine anno. Buona domenica anche a te.

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  18. L'America non perdona se non rispetti le leggi e le regole. Devi lavorare e pagare le tasse. Altrimenti te la fanno pagare cara. Diciamo che è un paradiso per pochi. Mio fratello è emigrato in America tanti anni fa ma è dovuto tornare perchè per una rata di mutuo saltata non lo facevano più vivere. Gli avevano bloccato tutto. Però è bella... o almeno a me è piaciuta tanto. Ne ho nostalgia e Miami mi è rimasta nel cuore. Per fortuna ho fatto in tempo a vedere Key West e la casa di Heminguey.
    Elisa

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    1. Penso che sia un paese bello e interessante per i turisti ma proprio non mi ci trasferirei. Come si è detto è un paese stracarico di contraddizioni . Troppo rigido per certe cose e lasso per altri versi. L'America può incuriosire e interessare. Non so sino a che punto affascinare.

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