L' invulnerabilità era il sogno d'ogni antico guerriero. La dote apparente di Achille. Ai nostri tempi è l' inconfessabile desiderio di molti uomini di potere. Essi sperano di passare indenni attraverso ogni tempesta. Di essere immuni dalle conseguenze delle loro malefatte. Di aver sempre un asso nella manica. Si sentono invincibili e, se hanno un punto debole, ritengono che nessuno lo possa scoprire. Si considerano furbi come volpi e si sentono sicuri di avere il controllo di ogni situazione. Ma, quasi sempre, qualcosa sfugge. Proprio come accadde alla Ninfa Teti che, nell' immergere l' infante Achille nelle acque del fiume Stige che donavano l' invulnerabilità, lo tenne per il tallone, dimenticando di bagnare anche quella parte nelle acque miracolose. Così, proprio come nel caso dell' eroe acheo, quel punto di debolezza ritenuto occulto e irraggiungibile, prima o poi, si manifesta. Per distrazione o presunzione. Ma anche per l' attenzione prestata da chi osserva attentamente l' antagonista. Cadranno allora. Colti nel vivo. Perché, si sa, che ogni storia, ogni vicenda umana non è fatta per durare in eterno, ma, trova sempre un suo atto conclusivo. Forse, anche per questo, sarebbe necessaria una buona dose di equilibrio e di umiltà da parte di chi è chiamato, solo temporaneamente (e non a proprio piacimento), all' esercizio del potere.
Nella foto introduttiva, la Ninfa Teti immerge Achille nello Stige tenendolo per il tallone - Museo Boijmans Van Beuningen - Rotterdam.

L'osservazione riflette, con lucidità, sull’illusione d’invincibilità di chi detiene il potere, ricordando che ogni presunzione nasconde un “tallone d’Achille”; un monito elegante alla necessità di umiltà e consapevolezza dei propri limiti.
RispondiEliminaBuona settimana Fabio
Come si suol dire, molti vivono "come se non ci fosse un domani", dimenticando che "tutto scorre" e che la fine di un' esperienza e il cambiamento son parte essenziale della nostra esistenza. Non siamo invulnerabili e nemmeno inossidabili. Piaccia o no, prima o poi, tutto finisce.
EliminaMolti politici hanno imparato l'arte di negare e di rigirare il discorso, per compensare l'impossibilità di essere invulnerabili. Peraltro gli riesce anche abbastanza bene.
RispondiEliminaC'è molta "manomissione delle parole" sia per sostenere l' insostenibile, sia per mantenere il più possibile un predominio che non solo non ha ragion d'essere ma che, in fin dei conti, risulta dannoso per tutti. L' importante è saper comprendere questo gioco e saper rispondere in modo razionale. Senza mai cadere nelle trappole retoriche del millantatore di turno.
EliminaInteressante il rimando alla mitologia, Fabio, mi ero dimenticata dell'origine del detto "tallone d'Achille...anche se mi chiamo Ninfa...Come hai giustamente sottolineato, prima o poi la debolezza si manifesta nonostante gli uomini potenti facciano di tutto per nasconderla. Nessuno è invincibile, no, umili o potenti che siano. Ciò che guida il mio comportamento è sempre la trasparenza, quindi non nascondo, ma ammetto io stessa i miei limiti. Certo bisogna esserne consapevoli...
RispondiEliminaCerto. Bisognerebbe essere attenti noi stessi, essere consapevoli delle nostre possibilità. Soprattutto non tirare troppo la corda e ritirarsi di buon grado anziché insistere in certi comportamenti solo per protervia o sete di potere. Purtroppo la tendenza è esattamente opposta e perciò, alla fine, si ricade sempre nei soliti disastrosi errori.
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