Medio Oriente senza Pace.



La questione mediorientale, vista la sua estrema complessità, risulta assai difficile da risolvere. Essa comporta, in primo luogo, un ragionamento circa l' opportunità e i modi della creazione dello stato di Israele in un contesto dominato da paesi di cultura islamica e, in seconda battuta, la necessità di conciliare la presenza dello stato ebraico col diritto pienamente legittimo dei Palestinesi ad avere una propria terra. Detta situazione ha ingenerato, nel corso della seconda metà del novecento, una serie di conflitti sfociati in accordi di pace che, per varie ragioni, son risultati sempre assai precari. Dal sette ottobre dello scorso anno, il conflitto si è riacceso in conseguenza dello scellerato attacco della fazione di Hamas (eletta al governo nei territori palestinesi della Striscia di Gaza)  contro Israele e la sua popolazione civile. A detta aggressione, ha fatto seguito l' altrettanto sconsiderata e crudele reazione di Tel Aviv nei confronti dell' inerme popolo della Palestina. Da allora in poi, la crisi si è progressivamente aggravata anche a causa dell' intervento dell'Iran (per tramite dell' organizzazione terroristica denominata Hezbollah) che, al solo fine di affermare il proprio predominio sulla zona e non certo di difendere il martoriato popolo Palestinese, ha ripetutamente colpito il territorio israeliano con attacchi missilistici. Prevedibile  la reazione di Israele che, attraverso una serie di azioni militari, nei giorni scorsi, ha decapitato i vertici di Hezbollah. Tale fatto ha suscitato reazioni contrastanti nello stesso mondo islamico in cui, alla rabbia degli Sciiti per l' eliminazione del loro leader Hassan Nasrallah, si è opposta la soddisfazione della corrente Sunnita, più volte colpita della violenza di Hezbollah. Si teme, per tutte queste ragioni,  un' escalation del conflitto e un intervento diretto dell' Iran, frenato al momento solo dalla superiorità strategica israeliana. Il tutto in uno scenario di notevole complessità e incertezza generale in cui le diplomazie e le organizzazioni internazionali appaiono bloccate, fra le altre cose, dai contrastanti interessi delle maggiori potenze mondiali. Continua, pertanto, un' estenuante guerra che travolge nell' odio una miriade di vite umane. Non c'è pace in Medio Oriente. Là dove agli errori politici del passato si assommano quelli delle generazioni successive. Dove tutti, non potendosi riconoscere senza peccato, dovrebbero deporre la pietra che intendono, invece, scagliare contro il loro nemico.

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