Si tratta di un'espressione che individua un preciso momento e, nel contempo, segna un punto di confine. Una proposta di ragionamento sui passaggi più critici della nostra esistenza. Proprio questo è il tema che lo scrittore e giornalista Mario Calabresi svolge in quello che, sicuramente, è uno dei suoi libri più interessanti e coinvolgenti. Una raccolta di storie e di esperienze umane. Modi di vivere che, per forza di cose, devono cambiare da un giorno all'altro. La mattina dopo, infatti, può esser quella che segue a un grave lutto. Alla fine di un amore o di una esperienza di lavoro. Ad un trauma violento, una delusione, un dolore profondo. Coincide con un risveglio brusco che ci pone dinnanzi ad una realtà diversa rispetto a quella che eravamo soliti frequentare. Perciò, quella mattina non è facile da superare e quel risveglio, sinché non si è costretti ad affrontarlo, non lo si può neanche immaginare. È una condizione in cui non puoi dire "va tutto bene" e lenire la tua pena con provvisorie consolazioni. Devi solo cercare di spiegare a te stesso quel che è successo e non restar sgomento davanti alle crepe perché "è proprio attraverso le crepe che può passar la luce."* In quei momenti sei solo. Devi cercare di raccogliere le forze, stringere i denti e ricominciare daccapo. La mattina dopo può durare un giorno, oppure, cent'anni. Ma, prima o poi ha una fine. Termina quando ti sei fatto una ragione delle cose. Quando te la senti, finalmente, di guardare avanti. Anche se ciò che hai davanti, è molto diverso da quel che avevi sempre immaginato.
* Cit. Leonard Cohen.
Nella foto introduttiva: "La Caduta di San Paolo" di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. Chiesa di Santa Maria del Popolo - Roma.
La mattina dopo c'è a volte un cambiamento, ma tu vai avanti perché questa è la vita.
RispondiEliminaC'è anche un *ieri*.
Cito la canzone Yesterday:
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Testi canzoni originali con traduzione in italiano di Ermanno Tassi
Yesterday - The Beatles
Di Lennon-McCartney
Dall'album: Help! - The Beatles - Parlophone, 1965
Testo della canzone (lingua originale)
Yesterday
Yesterday, all my troubles seemed so far away,
Now it looks as though they're here to stay,
Oh I believe in yesterday.
Suddenly, I'm not half to man I used to be,
There's a shadow hanging over me.
Oh yesterday came suddenly.
Why she had to go?
I don't know she woldn't say.
I said something wrong,
Now I long for yesterday.
Yesterday, love was such an easy game to play,
Now I need a place to hide away,
Oh I believe in yesterday.
Testo della canzone (Traduzione in italiano)
Traduzione a cura di Ermanno Tassi
Ieri
Ieri, tutti i miei guai sembravano lontanissimi,
Adesso sembrano quasi che stiano di casa qui,
Oh, io credo in ieri.
Improvvisamente, non sono l'uomo che ero,
C'è un'ombra che sta sopra di me.
Oh, ieri è venuto improvvisamente.
Perché lei se ne dovuta andare?
Non so, non l'ha voluto dire.
Ho detto qualcosa di sbagliato,
Ora bramo ieri.
Ieri, l'amore era una facile partita da giocare,
Ora, ho bisogno di un posto dove nascondermi lontano da tutti,
Oh, io credo in ieri.
C'è la rassegnazione e la nostalgia. Poi troviamo anche delle ragioni che ci spingano ad andare avanti nonostante tutto.
EliminaGestire una nuova situazione non è facile.
RispondiElimina"la mattina dopo" rivela una situazione drammatica, quella "del giorno prima".
podi-.
Difficile il passaggio da ieri a oggi. Ci vuole sempre molta forza d'animo.
EliminaQuando si è giovani si reagisce meglio, la mattina dopo ai fatti avvenuti. Da anziani tutto si complica, si diventa fragili e non solo nel corpo. In questi mesi che il mio amato genero sta facendo la chemio, io non riesco a darmi pace, pensando a lui, a mia figlia e a mio nipote. Con loro sono determinata ma dentro di me ho un vuoto incolmabile. Devo essere forte per aiutarli ma credimi è lacerante.
RispondiEliminaOra che son più avanti mi sento meno forte. Di mattine dopo ne ho avute diverse e non so se oggi avrei la forza di superarle con la stessa determinazione di un tempo. Le preoccupazioni, ora, si spostano soprattutto sul futuro delle mie giovani figlie. Ti capisco pienamente e spero che il tuo genero possa riprendersi e a voi tutti auguro ogni bene.
EliminaCi vuole del tempo per assorbire, un cambiamento o una grave notizia inaspettata, e questo tempo non è uguale per tutti. Ognuno di noi reagisce in modo diverso, di fronte a una situazione improvvisa, ma col trascorrere dei giorni la mente imparerà che i colori della vita si sono modificati.
RispondiEliminaBuon fine settimana Fabio
I tempi non sono mai brevi. Ci sono mattine dopo che durano anni. Altre che sembrano non finire. Non è facile farsi delle ragioni in breve tempo e trovarne di nuove per proseguire il cammino. Ci vuole pazienza e coraggio. Non solo per noi ma anche per chi ci vive accanto.
EliminaPurtroppo (come tutti penso) ne ho vissute parecchie dei quel genere di "mattine dopo". Forse quando si raggiunge una certa quantità di quelle "mattine dopo" si diventa anche più forti, ma è una forza intrisa anche di apatia, una sopportazione che assomiglia a quella di una pianta piuttosto che di un altro essere vivente capace di emozioni...
RispondiEliminaPiù se ne passano di quelle mattine dopo e più si capisce quanto pesino nella nostra vita. Anche se gli anni passano bisogna cercare di mantenere la reattività perché la vita non ci mette mai al riparo.
EliminaAnche io ne ho passate di "mattine dopo" , forse mi hanno reso una persona più forte, però è dura ricominciare, riorganizzarsi... pian piano si fa , se ne viene fuori ( più o meno) e si riparte. Buon week end.
RispondiEliminaÈ vero: incidono sul carattere. Quando le superi ti senti meno fragile. Anche se è sempre importante non dimenticare le difficoltà che si è stati costretti a superare.
EliminaÈ il momento di alzarsi e ripartire, un'opportunità anche se molto faticosa. Ma forse senza crisi, senza esserci costretti, non ci si sarebbe rimessi in cammino
RispondiEliminaLe crisi sono, appunto, dei momenti in cui la vita ci costringe a ragionare e a scegliere. Sono momenti difficili ma, come giustamente dici, bisogna aver la forza di trasformarli in opportunità di rinascita e anche di crescita personale.
EliminaAggiungo che "La mattina dopo", il libro di Mario Calabresi affronta un tema spinoso. Un tema che inevitabilmente tocca tutti noi. Riporta una serie di esperienze umane giunte ad un punto critico che viene superato con fatica ma anche con gran determinazione. Ci mostra il cammino percorso da donne e uomini che hanno dovuto affrontare passaggi difficili della vita , quali siano i sentimenti e i dubbi che li hanno accompagnati. Gli stimoli e i ragionamenti che li hanno portati a rialzare la testa e guardare nuovamente avanti. Facendosi, appunto, una ragione su quel che e' stato e ritrovando le motivazioni per affrontare quel che verrà. Il tema affrontato è complesso. Mario Calabresi lo affronta con l'umanità, la delicatezza e la sensibilità che lo contraddistinguono da sempre.
RispondiEliminaConosco molto bene Calabrese come giornalista ma non ho ancora letto un suo libro. A volte condivido le sue idee, altre volte è molto distante da me. Sicuramente questo sembra un libro molto interessante e in fondo dice una grande verità, è proprio dalle crepe provocate dal dolore che rinasce la vita.
RispondiEliminaQuel che mi ha colpito di questo libro è che stimola a riprendersi dopo una fase difficile della vita. A non crollare. A tal fine è necessario comprendere come si è creata la situazione che ci ha posto davanti ad un bivio, farsi delle ragioni e poi capire che il passato è passato e che, ormai, si può andare avanti solo in modo diverso rispetto a prima. È un messaggio positivo che io accolgo. Mario Calabresi e'un giornalista di tutto rispetto ma anch'io, qualche altro suo pensiero non lo condivido.
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